Capitolo L’apparato cardiovascolare e il sangue

Paragrafo Igiene e medicina

Le principali malattie cardiovascolari

Le malattie cardiovascolari sono responsabili ogni anno di circa un terzo di tutti i decessi che si verificano negli Stati Uniti e in Europa. La causa immediata della maggior parte di queste morti è l'infarto o l’ictus, ma spesso questi eventi sono il risultato finale di una malattia chiamata aterosclerosi che inizia in realtà molti anni prima che i sintomi si manifestino. Questa è dunque una malattia a decorso asintomatico, almeno nelle fasi iniziali.

Quando sono sane, le arterie presentano un rivestimento interno liscio di cellule endoteliali (▶figura 15A); tale rivestimento può essere danneggiato dall’ipertensione cronica, dal fumo, da una dieta ricca di grassi o da microrganismi. I depositi, chiamati placche, cominciano a formarsi proprio nei siti in cui l’endotelio perde la sua integrità. Come prima reazione, le cellule endoteliali danneggiate attraggono alcuni leucociti. Tali cellule vengono poi raggiunte da cellule muscolari lisce che migrano dagli strati profondi della parete arteriosa.

I lipidi, specialmente il colesterolo, vengono facilmente depositati in queste cellule, cosicché la placca aterosclerotica in formazione si riempie di grasso. Il tessuto connettivo fibroso prodotto dalle cellule muscolari lisce della placca, insieme con depositi di calcio, rende la parete dell’arteria meno elastica (per questo motivo si parla spesso di «indurimento delle arterie»).

Il deposito della placca in crescita rende inoltre più stretta l’arteria e causa turbolenza nel flusso sanguigno. Se le piastrine del sangue aderiscono alla placca (vedi ▶figura 11), ha inizio la formazione di un coagulo sanguigno intravascolare, o trombo, che può rapidamente bloccare l’arteria (▶figura 15B).

Come abbiamo visto, il sangue che rifornisce il muscolo cardiaco fluisce attraverso le arterie coronarie che sono fortemente suscettibili all’aterosclerosi. Se queste arterie si restringono, il flusso sanguigno diretto al muscolo cardiaco diminuisce. Dolore al petto e accorciamento del respiro durante un leggero sforzo sono sintomi di questa patologia. Una persona con aterosclerosi è ad alto rischio di formazione di un trombo in un’arteria coronaria. Questa condizione, chiamata trombosi coronarica, può bloccare totalmente il vaso, causando un attacco di cuore, o infarto miocardico.

Un frammento di trombo che si stacca, chiamato embolo, può viaggiare ed entrare in un vaso di piccolo diametro, bloccando il flusso sanguigno (o embolia). Le arterie già ristrette dalla formazione della placca sono probabili siti di embolia. Un’embolia in un’arteria del cervello causa la mancata ossigenazione delle cellule da parte delle arterie, fino a causarne la morte. Questo evento è definito ictus: lo specifico danno che ne risulta, come perdita della memoria, problemi del linguaggio o paralisi, dipende dal sito dell’arteria bloccata.

Probabilmente i principali determinanti dell’insorgenza dell’aterosclerosi sono la predisposizione genetica e l’età. I fattori di rischio ambientali giocano comunque un ruolo decisivo. Se si ha una predisposizione genetica all’aterosclerosi, è ancora più importante rendere minimi i fattori di rischio ambientali. Questi includono le diete ricche di grassi e di colesterolo, il fumo e uno stile di vita sedentario. Anche alcune situazioni mediche non trattate come ipertensione (alta pressione sanguigna), obesità e diabete sono fattori di rischio per l’aterosclerosi. Cambiamenti migliorativi della dieta e il controllo medico dei fattori predisponenti possono prevenire l’aterosclerosi ed evitarne gli esiti letali.

Figura 15
Figura 15openUna placca aterosclerotica • Un’arteria sana (A) e un’arteria aterosclerotica (B), ostruita da una placca e da un trombo.

sul libro: pag

preferenze

carattere

colori: