Capitolo La biologia, lo studio della vita

Gli organismi viventi hanno caratteristiche comuni

In questa prima lezione vedremo come, nonostante l’ampia diversificazione delle forme viventi, si possa riconoscere una sostanziale unitarietà nelle loro caratteristiche. Il filo conduttore di questa somiglianza è la derivazione di tutti gli organismi viventi per evoluzione a partire da cellule primordiali, mentre la straordinaria diversificazione dipende dall’adattamento ai più disparati stili di vita.

1.1 Gli organismi viventi sono molto diversificati

La grande varietà della vita sulla Terra è costellata di strutture e comportamenti davvero sorprendenti. Ecco alcuni esempi «estremi»: certe rane ingoiano i propri embrioni e, dopo un periodo di sviluppo, li espellono dalla bocca; in alcuni squali si osserva un comportamento chiamato «cannibalismo uterino», in cui i feti uccidono e mangiano i propri fratelli mentre si trovano ancora all’interno del corpo materno; alcuni fiori di orchidea assomigliano così tanto ad api femmine che le api maschio tentano di accoppiarsi con essi; i polpi e i calamari, nonostante il cervello di dimensioni ridotte, mostrano capacità di ragionamento notevoli; alcuni batteri vivono soltanto per 15 minuti, mentre è dimostrato che il pino Pinus longaeva, una specie nordamericana, può superare i 4000 anni di età.

Le forme di vita non sono soltanto assai variegate, ma anche estremamente diffuse e abbondanti, dalle profondità oceaniche all’atmosfera. Una delle esigenze primarie della biologia (la scienza della vita, da bios, vita) è quella di classificare in modo più ordinato possibile tutta questa varietà. Gli organismi viventi sono oggi raggruppati in base alle loro caratteristiche, te ne puoi fare una prima idea dando un’occhiata alla figura 1.1. Partendo da sinistra, i batteri sono dei «microrganismi» (cioè organismi di dimensioni microscopiche) ampiamente diffusi; un paramecio è invece un protista (organismo più grande e complesso di un batterio) microscopico. Infine, gli organismi delle altre fotografie sono tutti più o meno complessi e osservabili a occhio nudo: essi si distinguono dal modo in cui si procurano il cibo. La spugnola, un fungo, digerisce gli alimenti all’esterno del corpo, il girasole è una pianta, compie infatti la fotosintesi (processo che produce cibo), mentre l’oca delle nevi ingerisce il cibo dall’esterno, come tutti gli animali.

 


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