La speciazione richiede l’isolamento riproduttivo
Se l’isolamento riproduttivo è incompleto si può formare una zona ibrida
Come abbiamo visto discutendo le modalità di speciazione, una barriera fisica può scomparire così come è apparsa e due gruppi isolati possono tornare a contatto. Che succede se tra due popolazioni precedentemente isolate si ristabilisce un contatto prima che si sia sviluppato un completo isolamento riproduttivo?
In questo caso i membri delle due popolazioni possono nuovamente incrociarsi tra loro e i possibili esiti di tale incrocio sono tre:
- Se gli ibridi sono adattati altrettanto bene della progenie risultante dagli accoppiamenti all’interno di ciascuna popolazione, essi possono diffondersi nelle due popolazioni e riprodursi. Pertanto i pool genici si mescolano di nuovo e il precedente periodo di isolamento non dà origine a una nuova specie.
- Se gli ibridi risultano adattati meno bene, si può evolvere un isolamento riproduttivo completo qualora si consolidino le barriere riproduttive prezigotiche.
- Nel lungo lasso di tempo necessario allo sviluppo di fenomeni di rinforzo, o in assenza di questi ultimi, si può formare una stretta zona ibrida (o zona dell’ibrido), anche se gli ibridi sono un po’ svantaggiati.
Le zone ibride costituiscono eccellenti laboratori naturali per lo studio della speciazione. Una zona ibrida studiata molto a fondo è quella interposta tra due specie di anuri europei appartenenti al genere Bombina. L’ululone dal ventre rosso (B. bombina) vive nell’Europa orientale, mentre l’ululone dal ventre giallo (B. variegata) vive nell’Europa sudoccidentale.
Le due specie sono strettamente affini e i loro areali di distribuzione vengono in contatto lungo una stretta zona che si estende per 4800 km dalla Germania orientale al Mar Nero (▶figura 9). Gli ibridi tra le due specie sono affetti da una serie di anomalie, molte delle quali letali. Quelli che sopravvivono presentano spesso difetti scheletrici come bocca deforme, costole fuse alle vertebre e un numero ridotto di vertebre.
Seguendo il destino di migliaia di ululoni della zona ibrida, è stato stimato che in media il successo degli ibridi è la metà di quello degli individui puri. A causa di questa forte selezione contro gli ibridi, e per il fatto che gli ululoni adulti non percorrono lunghe distanze, la zona ibrida è molto stretta; tuttavia si è conservata per centinaia di anni, perché in genere gli individui puri si spingono poco al suo interno e di conseguenza gli incontri tra le due specie sono troppo rari perché si sviluppino fenomeni di rinforzo.