Le prime teorie scientifiche sulla storia della vita
La teoria delle catastrofi cercò di spiegare l’esistenza dei fossili
Paradossalmente, chi più di tutti contribuì a superare i difetti presenti nella teoria di Lamarck fu un fiero antievoluzionista: Georges Cuvier (▶figura 2).
Darwin infatti utilizzò come prove a favore della sua teoria evolutiva anche i dati raccolti dagli studi sui fossili e sull’anatomia comparata da Cuvier, il più autorevole sostenitore del catastrofismo; secondo questa teoria, i fenomeni geologici e biologici sarebbero la conseguenza di eventi catastrofici accaduti nel passato.
Nonostante le sue convinzioni, Cuvier diede enormi contributi alla biologia del suo tempo, soprattutto nel campo dell’anatomia comparata. Con uno studio analitico delle caratteristiche anatomiche, Cuvier dimostrò che gli animali potevano essere divisi in gruppi fondamentali, come per esempio i vertebrati e gli «articolati» (i moderni artropodi), i quali non potevano affatto discendere gli uni dagli altri perché i loro piani corporei erano completamente diversi. Questa critica fu uno dei punti di partenza per Darwin, che si rese conto che le specie attuali non possono derivare direttamente le une dalle altre, ma possono avere un antenato in comune.
La teoria delle catastrofi oggi è del tutto superata, anche se nessun ricercatore nega che eventi catastrofici abbiano influenzato la storia della Terra; per esempio, la caduta di un meteorite al largo delle coste del Messico circa 65 milioni di anni fa è considerata una delle cause dell’estinzione dei dinosauri. Cuvier tuttavia, essendo un convinto fissista, si affidava agli eventi catastrofici come unica causa del cambiamento biologico.
Le idee di Cuvier divennero sempre meno sostenibili con i nuovi dati sulla storia della Terra, che dimostravano come le estinzioni non fossero tutte concentrate in pochi eventi catastrofici, ma sparse su tutta la storia della vita. Nonostante l’inadeguatezza del catastrofismo, Cuvier ebbe il merito di sostenere l’importanza dell’estinzione delle specie, che invece Lamarck non accettò mai. L’estinzione oggi è considerata una componente fondamentale dell’evoluzione.