La duplicazione del DNA è semiconservativa
Il modello di Watson e Crick suggeriva che la molecola di DNA fosse in grado di duplicare sé stessa
La pubblicazione originaria di Watson e Crick suggeriva una modalità di duplicazione del DNA di tipo semiconservativo (▶figura 10). Ricerche successive dimostrarono che il suggerimento era corretto: ogni filamento parentale funziona da stampo per un nuovo filamento, cosicché le due molecole di DNA neoformate contengono un filamento vecchio e uno nuovo.
Il primo esperimento, svolto da Arthur Kornberg, dimostrò che era possibile sintetizzare un nuovo DNA con la stessa composizione di basi di un DNA di partenza in una provetta che conteneva tre tipi di sostanze:
- i quattro desossiribonucleosidi trifosfati dATP, dCTP, dGTP e dTTP (molecole contenenti ciascuna una base azotata legata al desossiribosio, a sua volta legata a tre gruppi fosfato);
- l’enzima DNA polimerasi;
- un DNA che serviva da stampo per guidare l’ingresso dei nucleosidi.
L’esperimento di Kornberg, tuttavia, non permetteva di elaborare un modello su come avvenisse la duplicazione: ogni nuova molecola conteneva un filamento «vecchio» e uno neosintetizzato? Oppure, la molecola di partenza serviva solo da «stampo»? La dimostrazione che la duplicazione del DNA è semiconservativa si deve al lavoro di Meselson e Stahl.