I fattori che influiscono sulla selezione naturale
La selezione dipendente dalla frequenza conserva la variabilità genetica
In molti casi è la selezione naturale stessa che contribuisce a preservare una quota di variabilità sotto forma di polimorfismo. Una condizione in cui ciò avviene è quando la fitness di un fenotipo dipende dalla sua frequenza nella popolazione. Questo fenomeno è noto come selezione dipendente dalla frequenza.
Un esempio di selezione dipendente dalla frequenza ci viene offerto da Perissodus microlepis, un pesce che vive nel lago Tanganica, in Africa orientale. Questo pesce si nutre delle scaglie di altri pesci: si avvicina alla preda da dietro per strapparle un po’ di scaglie dal fianco. Per un’asimmetria nell’articolazione mandibolare, l’apertura boccale di Perissodus microlepis è rivolta a destra o a sinistra, e la direzione è determinata geneticamente (▶figura 20). Tale asimmetria boccale aumenta l’area di contatto dei denti con il fianco della preda, ma soltanto se l’attacco è sferrato dal lato giusto. Gli individui «destrorsi» attaccano le loro vittime da sinistra, mentre quelli «sinistrorsi» le attaccano sempre da destra.
I pesci predati cercano di difendersi stando attenti ai predatori in avvicinamento ma, se devono sorvegliare entrambi i lati, il compito è più difficile e quindi gli attacchi hanno maggior successo. La sorveglianza da parte delle prede porta a un’equivalenza numerica fra i due fenotipi boccali, perché il fenotipo meno frequente è sempre il più favorito. Infatti, quando gli attacchi provenienti da uno dei due lati si fanno più numerosi, la vittima concentra la sua attenzione su quel lato, favorendo indirettamente gli attaccanti del lato opposto. Durante tutti gli 11 anni di osservazione, il polimorfismo è risultato stabile: le due forme di P. microlepis hanno conservato all’incirca la stessa frequenza.