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I fattori che influiscono sulla selezione naturale

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La selezione naturale non produce il migliore dei mondi possibili

Gli esempi che abbiamo descritto dimostrano come i meccanismi dell’evoluzione abbiano prodotto organismi diversi, adattati ai vari ambienti del pianeta. Tuttavia, l’evoluzione ha i suoi limiti: per esempio, se in una popolazione manca l’allele per un certo carattere, quel carattere non si può evolvere, neanche se altamente favorito dalla selezione naturale. Ma la mancanza di variabilità genetica non è l’unico limite per l'evoluzione naturale, e forse neppure il più importante.

Abbiamo già visto alcuni esempi di limiti imposti agli organismi dalle leggi della fisica e della chimica; la dimensione delle cellule, per esempio, è limitata dal rapporto tra superficie e volume che non può scendere sotto un certo valore.

Tra i biologi evoluzionisti non c’è un pieno consenso riguardo a quello che potremmo definire il «potere» della selezione naturale: alcuni ritengono che la selezione naturale riesca sempre o quasi a ottenere il miglior esito possibile; altri ritengono, invece, che sia impossibile comprendere la complessità dell’evoluzione se non si dà la giusta importanza anche ai fattori che limitano l’azione della selezione.

Il dibattito tra gli «ultraselezionisti» e i loro oppositori viene talvolta citato dagli anti-evoluzionisti per evidenziare come tra i biologi stessi non vi sia consenso riguardo all’evoluzione. Si tratta però di un’interpretazione erronea: il dibattito riguarda, infatti, come avviene l’evoluzione e quanto sia importante la selezione, non se l’evoluzione avvenga né se la selezione sia un processo realmente esistente.


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