Studiare la vita
Il metodo scientifico: un caso di studio
L’ipotesi trae ispirazione dalle osservazioni e dall’esperienza
L’osservazione di un fenomeno, come la formazione delle muffe, fa sorgere delle domande, per rispondere alle quali gli scienziati compiono ulteriori osservazioni o approntano opportuni esperimenti. A guidare le nuove osservazioni o la progettazione degli esperimenti, però, c’è sempre un’ipotesi, ovvero una possibile soluzione alla domanda.
Come fa lo scienziato a formulare un’ipotesi? Egli mette insieme i fatti che già conosce: per esempio, i risultati di esperimenti compiuti in precedenza o dai suoi predecessori. Questo tipo di ragionamento, che parte da un insieme di conoscenze particolari per arrivare a una loro (provvisoria) generalizzazione, si chiama logica induttiva.
Quando Louis Pasteur (▶figura 9A) si trovò ad affrontare l’enigma delle muffe, fece tesoro delle conoscenze acquisite dagli scienziati che vennero prima di lui. Dalle osservazioni di Francesco Redi, sapeva che gli alimenti si deterioravano a causa di fattori esterni, provenienti dall’aria e non dal cibo stesso. Se non erano le mosche, doveva trattarsi di qualcosa di estremamente piccolo, che rimaneva intrappolato nel recipiente insieme all’aria. A questi organismi invisibili, che popolano l’aria, Pasteur diede il nome di spore.