La macroevoluzione e la storia della vita
La coevoluzione e la selezione sessuale incrementano il tasso di speciazione
A seguito della frequenza con cui si stabilisce un rapporto molto stretto tra vettore impollinatore e pianta impollinata, l’enorme varietà di specie mostrata da alcuni gruppi di insetti, come le farfalle (lepidotteri), è strettamente correlata all’altrettanto sorprendente numero di specie di piante con fiori (angiosperme). In tal caso vi è un effetto reciproco dell’evoluzione di una specie sull’evoluzione dell’altra: infatti le farfalle funzionano da impollinatori per le angiosperme, e queste funzionano da risorsa alimentare per le farfalle. Questo è un caso di coevoluzione, vale a dire il processo per cui due specie distinte di una stessa comunità influenzano vicendevolmente l’evoluzione l’una dell’altra.
Secondo alcuni, anche il fenomeno della selezione sessuale (come abbiamo visto nel capitolo precedente) produrrebbe un aumento della velocità di speciazione. Gli esempi più eclatanti di selezione sessuale riguardano gli uccelli con sistemi di accoppiamento promiscuo. Per esempio, i maschi degli uccelli del paradiso, un classico caso di dimorfismo sessuale, possiedono lunghe code fatte di penne dai colori sgargianti e, nel complesso, hanno un aspetto assai diverso dalle femmine. In molte specie i maschi si riuniscono sui territori di esibizione, dove le femmine li raggiungono per scegliere un partner con cui accoppiarsi. Dopo l’accoppiamento, le femmine lasciano i territori di esibizione, costruiscono il nido, depongono le uova e nutrono la prole senza alcun aiuto da parte dei maschi, i quali rimangono a corteggiare altre femmine.
I parenti più stretti degli uccelli del paradiso sono le manucodie. Le manucodie mostrano lievi differenze di dimensioni e di piumaggio fra maschi e femmine, formano legami di coppia monogamici ed entrambi i sessi partecipano alla cura della prole. Dunque non sorprende che esistano soltanto cinque specie di manucodie, contro le 33 specie di uccelli del paradiso (▶figura 13).
È probabile che gli animali dotati di comportamenti complessi, frutto della selezione sessuale, abbiano un tasso elevato di speciazione perché sono molto selettivi nei confronti dei potenziali partner sessuali. Oltre a essere perfettamente capaci di riconoscere i membri della propria specie da quelli di altre specie, essi mettono in atto accurate selezioni anche tra i membri della loro stessa specie sulla base delle dimensioni, della forma, dell’aspetto e del comportamento. Questa selettività può avere una forte influenza sul successo riproduttivo degli individui e quindi condurre alla rapida evoluzione di differenze tra le popolazioni.