La traduzione: dall’RNA alle proteine
Le tappe della traduzione: l'inizio
Come la trascrizione, anche la traduzione avviene in tre tappe: inizio, allungamento e terminazione.
La traduzione dell’mRNA incomincia con la formazione di un complesso di inizio (▶figura 10), costituito da un tRNA caricato con l’amminoacido destinato a essere il primo della catena polipeptidica e da una subunità ribosomiale minore, entrambi legati all’mRNA. Per prima cosa l’rRNA della subunità ribosomiale minore si lega a un sito di legame complementare lungo l’mRNA, situato «a monte» (verso l’estremità 5') del codone che dà effettivamente inizio alla traduzione.
Ricordati che il codone di inizio nell’mRNA, nel linguaggio del codice genetico, è AUG (vedi ▶figura 6). Per complementarietà delle basi, l’anticodone di un tRNA caricato con metionina si lega a questo codone di inizio e con ciò si completa il complesso di inizio. Perciò il primo amminoacido di una catena polipeptidica è sempre la metionina, anche se non tutte le proteine mature portano questo amminoacido come N-terminale; in molti casi, dopo la traduzione la metionina iniziale viene rimossa da un enzima.
Dopo che il tRNA caricato con metionina si è legato all’mRNA, la subunità maggiore del ribosoma si unisce al complesso. A questo punto il tRNA caricato con metionina scorre nel sito C del ribosoma, mentre il sito A si allinea al secondo codone dell’mRNA.
Queste componenti (mRNA, due subunità ribosomiali e tRNA caricato con la metionina) sono tenute insieme correttamente da un gruppo di proteine dette fattori di inizio. Il ribosoma procariotco è più piccolo e possiede una serie di proteine diverse rispetto al ribosoma degli eucarioti. Alcuni antibiotici ad azione antibatterica si legano e inibiscono specifiche proteine ribosomiali essenziali per il batterio ma non presenti nei ribosomi eucariotici.