La traduzione: dall’RNA alle proteine
Il ruolo del tRNA
Come già aveva proposto Crick con la sua ipotesi dell’adattatore, la traduzione dell’mRNA in proteine richiede una molecola che metta in relazione l’informazione contenuta nei codoni dell’mRNA con specifici amminoacidi delle proteine. Questa funzione è svolta dal tRNA.
Per garantire che la proteina fabbricata sia quella specificata dall’mRNA, il tRNA deve leggere correttamente i codoni dell’mRNA e fornire gli amminoacidi corrispondenti ai codoni letti.
La molecola di tRNA svolge tre funzioni:
- «si carica» di un amminoacido;
- si associa alle molecole di mRNA;
- interagisce con i ribosomi.
La struttura molecolare del tRNA è chiaramente in rapporto con queste tre funzioni. Per ognuno dei 20 amminoacidi c’è almeno un tipo specifico di molecola di tRNA. Ogni molecola contiene circa 75-80 nucleotidi e presenta una configurazione che è mantenuta da legami a idrogeno intramolecolari fra tratti della sequenza contenenti basi complementari (▶figura 7).
La configurazione di una molecola di tRNA è perfettamente adattata alle sue interazioni con speciali siti di legame sui ribosomi. All’estremità 3' di ogni molecola di tRNA si trova il suo sito di attacco per l’amminoacido: il punto in cui l’amminoacido specifico si lega in modo covalente. Verso la metà della sequenza del tRNA c’è un gruppo di tre basi, chiamato anticodone, che costituisce il sito di appaiamento fra basi complementari (attraverso legami a idrogeno) con l’mRNA. Ciascun tipo di tRNA contiene un particolare anticodone, complementare al codone di mRNA corrispondente al proprio amminoacido.