La crosta terrestre: minerali e rocce
Il ciclo litogenetico
Perché l'amianto rappresenta un pericolo per la salute?
Negli ultimi 20 anni parlare dell’amianto (o asbesto) – un tempo usato ampiamente come isolante antincendio, come materiale antifiamma nella malta per rivestimenti e nelle lastre per pavimenti e per coperture, o ancora come isolante in automobili, navi e treni – ha destato e desta tuttora vivo allarme. Alcune malattie letali dei polmoni sono state associate all’inalazione di particelle di amianto, come l’asbestosi (che causa un progressivo irrigidimento del tessuto polmonare e difficoltà di respirazione) e il mesotelioma (un tumore maligno che interessa la pleura).
In queste malattie si ritiene che sia implicata la pesante esposizione a certuni minerali riuniti sotto il nome commerciale di asbesto; anche se il meccanismo che innesca le malattie non è ancora del tutto definito, l’abito fibroso acuminato di alcuni tipi di amianto sembra avere un ruolo importante (figura ►42).
I problemi di salute connessi all’uso dell’asbesto divennero di dominio pubblico quando furono intentate cause all’industria dell’amianto per i casi di morte e di invalidità di lavoratori impiegati nelle fabbriche in cui questo materiale veniva trattato. I materiali contenenti amianto sono stati banditi dalle scuole, dagli ospedali e dagli altri edifici pubblici e numerosi paesi, oggi, richiedono che venga chiaramente dichiarato se c’è stato impiego di questi materiali anche nelle contrattazioni per la vendita di case private.
Su questa situazione di allarme più che giustificato è nato un dibattito anche all’interno della mineralogia. Il fatto è che, sotto il termine commerciale di asbesto, sono state raggruppate sei specie mineralogiche distinte:
- il crisotilo, un silicato a strati di tetraedri, membro del gruppo del serpentino;
- la crocidolite, un silicato a catena doppia, membro del gruppo degli anfiboli;
- e altri quattro silicati a catena doppia (amosite, tremolite, attinolite e antofillite) facenti parte, anch’essi, del gruppo del serpentino.
Gli effetti nocivi sembrano essere dovuti più alla formazione di sottili fibre acuminate, che alla natura chimica del minerale. Effettivamente la crocidolite forma fibre acuminate ed è appurato che l’intensa esposizione alla crocidolite è pericolosa.
Anche l’esposizione prolungata ad altre forme di asbesto, come avviene per lavoratori nelle fabbriche che trattano questi materiali, può essere nociva. Il crisotilo sembra invece essere una varietà più innocua in forma pura, ma nell’ambiente si trova spesso in miscela con altre forme nocive.
Quindi le opinioni dei medici e dei mineralogisti sull’importanza dell’eliminazione di tutte le forme di amianto dagli edifici e dalle fabbriche sono concordi e i regolamenti della Comunità europea si applicano a tutti questi minerali, indipendentemente dalla loro forma.
In futuro la mineralogia potrà contribuire a definire meglio la pericolosità dei minerali indicati con il termine «amianto» e aiutare a individuare eventuali altre specie mineralogiche che, per la forma acuminata delle fibre, sono capaci di produrre gravi malattie polmonari.
In Italia, dove ogni anno le morti imputate all’amianto sono oltre un migliaio, la normativa vieta totalmente la produzione, la commercializzazione e l’uso di materiali contenenti amianto, nonché l’estrazione del minerale.
Purtroppo, queste disposizioni, relativamente recenti, non comprendono l’obbligo di eliminare i materiali contenenti amianto prodotti e utilizzati nel passato, a meno che non si riscontrino pericoli per la salute. Tuttavia, è ormai pronto un disegno di legge che prevede l’avvio di bonifiche ambientali sistematiche e la sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti a rischio di asbestosi, a carico delle amministrazioni.
(Tratto, con modifiche e aggiunte, da Press F., Siever R., Grotzinger J., Jordan T. H., Capire la Terra, a cura di E. Lupia Palmieri e M. Parotto, seconda edizione, 2006, Zanichelli)