La crosta terrestre: minerali e rocce
L’origine dei magmi
6.2 Perché si formano i magmi?
Il problema di come si arrivi alla formazione di materiale fuso in questo o quel settore della crosta e del mantello è complesso. Abbiamo già ricordato che la Terra è solida fino a 3000 km di profondità, per cui la fusione della crosta e del mantello superiore è un evento eccezionale che avviene solo in determinate condizioni. Le condizioni che devono verificarsi perché si arrivi ad una fusione, almeno parziale, delle rocce possono essere:
- un locale aumento della temperatura del mantello;
- l’arrivo di fluidi in grado di «inumidire» la roccia presente, infiltrandosi nelle fessure più minute; in presenza di fluidi, infatti, un materiale fonde a temperatura più bassa di quella necessaria in condizioni «secche».
L’aumento locale di temperatura si può verificare per risalita di materiali da zone profonde della Terra, dove si trovano ad alte temperature ma rimangono allo stato solido per le elevate pressioni, verso zone più superficiali, dove la pressione è molto minore: la conseguenza è la fusione più o meno estesa dei materiali risalenti, con formazione di magmi che possono eventualmente arrivare in superficie (figura ►25).
In ogni caso, la formazione di magmi in questo o quel settore della Terra, di cui abbiamo testimonianza nel corso di miliardi di anni attraverso le rocce magmatiche che ne sono derivate, porta a concludere che, all’interno del pianeta, debbano verificarsi estesi «rimescolamenti» di materiali allo stato solido. A questi rimescolamenti si aggiungono migrazioni di fluidi, probabilmente in discesa dalla superficie, dove sono abbondanti. Tali movimenti a grande scala provocherebbero saltuariamente il passaggio allo stato fuso di porzioni più o meno ampie dei materiali coinvolti.