Capitolo La crosta terrestre: minerali e rocce

Rocce sedimentarie

Mentre le rocce magmatiche sono la traccia concreta di un’incessante attività interna del pianeta, le rocce sedimentarie sono il segno delle continue trasformazioni in atto da tempi lunghissimi sulla superficie della Terra. Sono rocce molto diffuse, anche se con modesti spessori – arrivano appena al 5% della composizione della crosta superiore – e sono estremamente eterogenee. Questa eterogeneità riflette i numerosi modi in cui tali rocce possono formarsi, pur essendo tutte esogene, cioè prodotte da processi attivi in superficie.

7.1 Dai sedimenti sciolti alle rocce compatte

Il termine sedimentazione indica la deposizione e l’accumulo, su terre emerse o sul fondo di bacini acquei (fiumi, laghi, mari), di materiali di origine inorganica od organica. Questi materiali sono stati in genere trasportati più o meno a lungo dai cosiddetti «agenti esogeni»: acque, venti, ghiacci (figura ►26). Il processo avviene quotidianamente sotto i nostri occhi in diverse aree:

  • sul fondo delle valli (depositi fluviali),
  • ai piedi delle montagne, dove cadono i frammenti rocciosi che si staccano dalle masse sovrastanti (detriti di falda),
  • nel deserto (sabbia eolica),
  • sul fondo dei laghi (fanghi argillosi o calcarei) o delle paludi (torba),
  • in riva al mare (depositi sabbiosi o ciottolosi),
  • in pieno oceano (argille e calcàri).

 

In ambiente marino o lacustre non di rado si formano sedimenti anche per l’abbondante accumulo di gusci o scheletri di organismi.

Il lento passaggio da sedimenti, formati da frammenti distinti, a rocce sedimentarie vere e proprie avviene per un insieme di fenomeni che prende il nome di diagenesi. Tra questi, il più comune è la litificazione che avviene essenzialmente per compattazione e cementazione.

  • La compattazione è dovuta al peso dei materiali che via via si sovrappongono e che, comprimendo i sedimenti sottostanti, riducono gli spazi vuoti (pori) tra i singoli frammenti. Nelle argille, lo spessore può ridursi in tal modo di oltre il 50%.
  • La cementazione è prodotta invece da acque che circolano nei sedimenti sfruttando la presenza dei pori e che portano in soluzione alcune sostanze. Col tempo tali sostanze possono precipitare chimicamente e riempire i pori, cementando i granuli. Tra i cementi più comuni ricordiamo la calcite e la silice.

Le rocce sedimentarie vengono suddivise in tre grandi gruppi, che riuniscono ciascuno quelle che si formano in modi simili:

  • rocce clastiche (o detritiche);
  • rocce organogene (o biogene);
  • rocce chimiche.
Figura 26. Gli stadi del ciclo di formazione delle rocce sedimentarie.
Figura 26. Gli stadi del ciclo di formazione delle rocce sedimentarie.openEssi abbracciano vari processi, parzialmente sovrapposti: degradazione meteorica fisica (disgregazione) e chimica (alterazione); erosione; trasporto; deposizione; seppellimento. Il processo si conclude con la diagenesi. (Rielaborato da Press e Siever)

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