Gli atomi: il mondo quantico
Il carattere periodico delle proprietà atomiche
La tavola periodica consente di prevedere un ampio campo di proprietà, molte delle quali decisive ai fini della comprensione della chimica.
1.15 Il raggio atomico
Le nubi elettroniche non hanno confini netti, per cui non è possibile misurare il raggio esatto dell’atomo. Tuttavia, quando gli atomi si impacchettano nei solidi e si legano a costituire le molecole, i loro centri si trovano a distanza definita l’uno dall’altro. Si definisce raggio atomico di un elemento la metà della distanza tra i nuclei di atomi contigui (figura 1.41). Se l’elemento è un metallo, si assume come raggio atomico la metà della distanza che separa i centri di due atomi adiacenti nel campione solido. Per esempio, poiché la distanza tra i nuclei adiacenti nel rame solido è 256 pm, il raggio atomico del metallo è 128 pm. Se l’elemento è un non metallo o un semimetallo, ci si basa sulla metà della distanza tra i nuclei degli atomi congiunti da un legame chimico; tale raggio è detto anche raggio covalente dell’elemento. Nel caso l’elemento sia un gas nobile, ci baseremo sul raggio di van der Waals, che vale la metà della distanza tra i centri di atomi adiacenti in un campione del gas solidificato. I raggi atomici dei gas nobili sono raggi di van der Waals. Gli atomi dei gas nobili nel campione solido non sono congiunti da legami chimici, quindi i raggi di van der Waals sono generalmente molto maggiori di quelli covalenti, ed è preferibile non tenerne conto nel discutere l’andamento dei valori.
La figura 1.42 riporta alcuni raggi atomici, e la figura 1.43 la variazione del raggio atomico con il numero atomico. Osservate l’andamento periodico del secondo diagramma. Un aspetto importante è che
- in generale il raggio atomico diminuisce da sinistra verso destra lungo il periodo e aumenta discendendo lungo il gruppo.
L’aumento che si verifica discendendo lungo il gruppo, per esempio da Li a Cs, appare logico: a ogni nuovo periodo gli elettroni più esterni occupano livelli sempre più distanti dal nucleo. A prima vista, invece, la diminuzione lungo il periodo sorprende, visto che il numero degli elettroni va aumentando con quello dei protoni. La spiegazione sta nel fatto che i nuovi elettroni si trovano nel medesimo livello dell’atomo e pressappoco alla stessa distanza dal nucleo. Essendo diffusi sullo stesso livello, gli elettroni riescono solo in misura ridotta a schermarsi reciprocamente nei confronti della carica nucleare, che aumenta percorrendo il periodo. Tale aumento porta ad attrarre verso l’interno gli elettroni e, di conseguenza, l’atomo risulta più compatto.
Concetto chiave
I raggi atomici diminuiscono da sinistra a destra percorrendo i periodi, in quanto la carica nucleare aumenta; aumentano discendendo lungo i gruppi perché vengono progressivamente occupati nuovi livelli.