Trasformazioni della materia, energia e ambiente
Risorse energetiche ed equilibrio ambientale
I rischi delle centrali nucleari
Una riflessione particolare merita l’impatto ambientale causato dalle centrali elettronucleari. A differenza delle centrali termoelettriche nelle quali vengono bruciati combustibili fossili, le centrali nucleari di fissione non emettono fumi ma il combustibile nucleare residuo, le famigerate scorie radioattive, è ricco di isotopi radioattivi altamente tossici: si tratta di atomi instabili, che possono «rimanere in vita» emettendo radiazioni pericolose, per moltissimo tempo, fino ad alcune migliaia di anni. Pertanto è necessario prevedere zone di stoccaggio per lo smaltimento di questi isotopi ma purtroppo non si è ancora riusciti a garantire che ciò possa avvenire in condizioni di piena sicurezza. Un ulteriore motivo di preoccupazione è legato al fatto che i materiali utilizzati nelle centrali nucleari di fissione possono essere usati per fabbricare ordigni nucleari a scopo bellico.
Inoltre rilevanti problemi di sicurezza sono legati al funzionamento delle centrali nucleari; nonostante le notevoli precauzioni e la sofisticata tecnologia impiegata, i reattori nucleari non possono ancora dimostrarsi intrinsecamente sicuri tanto che nell’anno 2011 un referendum popolare ha ribadito la volontà degli italiani di non costruire più centrali elettronucleari.
A seguito di eventi naturali, nella primavera del 2011 a Fukushima (Giappone) si è verificata la fuoriuscita di materiale radioattivo.