Capitolo Trasformazioni della materia, energia e ambiente

Risorse energetiche ed equilibrio ambientale

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Un vitello da ingrassare

I bovini sono animali ruminanti con un apparato digerente che in milioni di anni si è evoluto per trarre nutrimento da un cibo poverissimo, l’erba. Viceversa, la maggior parte degli animali, noi compresi, non riuscirebbe a far questo e morirebbe mangiando solamente erba.

Fino agli inizi del 1900 i bovini sono stati allevati al pascolo; ogni animale funzionava come una macchina di trasformazione dell’energia solare (l’energia solare fa crescere l’erba) in energia chimica (contenuta nei lipidi e nei protidi della carne). Inoltre la fertilità del terreno di pascolo veniva assicurata dal letame prodotto dagli animali stessi.

Quando la richiesta di carne è aumentata, è cambiato anche il tipo di allevamento, dato che i bovini «naturali» impiegavano più di due anni a raggiungere le dimensioni ottimali per la macellazione e inoltre, per l’aumentato numero di bovini da allevare non erano più sufficienti i pascoli.

Per ottenere rapidamente bovini da macello si è passati quindi a un allevamento intensivo industriale.

Prendiamo in considerazione un allevamento di manzi che devono essere ingrassati fino a 500-600 kg in 14 mesi per essere macellati. I vitelli non vengono nutriti con erba ma con cereali ad alto tenore di carboidrati. Diversamente da quello umano, gli stomaci dei bovini hanno un ambiente quasi neutro, leggermente acido; il consumo di alimenti ad alto tenore di carboidrati produce acidità creando problemi di salute e quindi occorre somministrare ai bovini dosi consistenti di antibiotici. Se consideriamo l’alimentazione con mais, per raggiungere la massa giusta per la macellazione i vitelli devono mangiarne fino a 12 kg al giorno.

Per produrre il mais necessario si deve utilizzare una agricoltura intensiva che usa in abbondanza concimi, diserbanti e pesticidi, preparati che derivano tutti dal petrolio. Inoltre per l’aratura, la semina e la raccolta del mais si usano macchinari che bruciano combustibili fossili anch’essi derivati dal petrolio. In conclusione, per raggiungere in breve tempo i 500-600 kg ogni manzo «consuma» così fino a 1000 L di petrolio!

La conclusione amara è che un bovino da «impianto di trasformazione a energia solare» (consumatore di erba) si è trasformato in un «impianto che consuma prevalentemente energia fossile».

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