Capitolo Origine della vita e teorie evolutive

Paragrafo I più antichi organismi viventi erano procarioti unicellulari autotrofi

Sulla Terra sono comparse prima le cellule eterotrofe

Nonostante la loro relativa semplicità, le prime cellule avevano anch’esse bisogno di un rifornimento continuo di energia per vivere, crescere e riprodursi. Alcuni scienziati ipotizzano che queste cellule fossero eterotrofe; per nutrirsi esse avrebbero assimilato le molecole biologiche presenti nel «brodo» primordiale, le stesse utilizzate dalle cellule per autoassemblarsi.

Secondo questa ipotesi, a mano a mano che le cellule primitive aumentarono di numero, cominciarono a esaurire le molecole complesse da cui dipendeva la loro esistenza e che avevano impiegato milioni di anni per accumularsi. Col passare del tempo comparvero cellule capaci di sintetizzare autonomamente molecole biologiche a partire da semplici sostanze chimiche. Nella figura 7 è rappresentato un attuale eucariote unicellulare fotosintetico: l’alga Chlamydomonas, piccola e di colore verde brillante (per la clorofilla presente nell’unico cloroplasto che occupa gran parte della cellula). Essendo fotosintetiche, esse vivono vicino alla superficie dell’acqua dove l’intensità luminosa è maggiore, ma, se la zona in cui si trovano finisce in ombra, possono spostarsi nuotando grazie a due lunghe appendici filiformi, i flagelli.


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