Capitolo L’apparato cardiovascolare e il sangue

Paragrafo Igiene e medicina

Esistono diversi tipi di anemie

L’anemia è una condizione patologica caratterizzata dalla carenza del contenuto di emoglobina nel sangue. Poiché l’emoglobina è legata al trasporto dell’ossigeno, i sintomi più tipici delle anemie sono pallore, dispnea (difficoltà nella respirazione) e debolezza.

  • Le anemie emorragiche sono dovute a perdita di sangue acuta o cronica. Le cause possono essere un’ulcera, un flusso mestruale eccessivo o una ferita. Anche la carenza cronica di ferro, detta iposideremia, può causare un’anemia simile a quelle emorragiche (in questo caso si parla di microcitemia). Le anemie emorragiche si curano con trasfusioni o, nell’ultimo caso, con somministrazione di ferro.

    A questo tipo di anemie appartengono anche quelle dette emolitiche, in cui la carenza deriva da un eccesso nella distruzione degli eritrociti. Le cause, in questo caso, possono essere legate alla presenza di cellule difettose, che l’organismo elimina naturalmente, oppure all’azione di agenti patogeni (parassiti) o di sostanze tossiche.

    La terapia in caso di intossicazione o infestazione varia in base all’agente che si dovrà eliminare, mentre in presenza di cellule anormali occorre determinare la causa di questa condizione; in questo caso, l’anemia è da considerarsi un sintomo della patologia da curare, più che la malattia.

  • La diminuita produzione di sangue può essere dovuta a varie cause, tra cui la carenza di acido folico o di vitamina B12, necessari per la produzione dell’emoglobina e, dunque, per l’eritropoiesi. Queste due forme sono riconoscibili perché associate a eritrociti di dimensioni superiori alla norma e si curano con la somministrazione della sostanza carente.

    Un caso particolarmente grave è quello dell’anemia perniciosa (▶figura 13A), in cui il carente assorbimento di vitamina B12 è legato alla mancanza di uno specifico fattore intestinale. Questa forma di anemia è legata anche a gravi disturbi nel funzionamento del sistema nervoso, dello stomaco e dell’intestino e spesso conduce al decesso del paziente.

    La forma di anemia detta ipoplastica o aplastica, invece, può essere dovuta all’effetto di farmaci, a radiazioni o a malattie autoimmuni, a causa delle quali il sistema immunitario tende a eliminare gli eritrociti. In quest’ultimo caso, l’unico intervento possibile è il ricorso a trasfusioni, mentre nei primi due casi occorre in primo luogo rimuovere la causa e poi trattare con farmaci che stimolino l’eritropoiesi.

    Tra i molti altri tipi di anemia è doveroso rammentare l’anemia falciforme (▶figura 13B), la cui causa è una mutazione genetica, che produce un’emoglobina anormale. Questa patologia è stata molto studiata dai biologi molecolari (vedi ▶capitolo B3).

Figura 13
Figura 13openAnemie diverse • (A) In questa immagine, ottenuta da un microscopio ottico, si vedono i globuli rossi anormali per forma e dimensione provenienti dal sangue di un paziente affetto da anemia perniciosa. (B) Il forte ingrandimento del microscopio elettronico a scansione permette di osservare la differenza tra gli eritrociti normali (colorati in rosso) e quelli anomali (in giallo) in una persona affetta da anemia falciforme.

sul libro: pag

preferenze

carattere

colori: