Capitolo Descrivere il movimento

Il grafico spazio-tempo

Quando gli assi spaziale e temporale vengono usati insieme per definire un piano, il moto può essere descritto in modo molto compatto ed efficace attraverso una rappresentazione astratta detta grafico spazio-tempo. Per disegnarlo bisogna conoscere le posizioni del corpo nel tempo: gli istanti e le posizioni corrispondenti sono le coordinate dei punti della curva che rappresenta il moto.

Il grafico spazio-tempo di un moto rettilineo è l’insieme dei punti del piano che hanno come coordinate gli istanti e le posizioni corrispondenti.

Analizziamo nuovamente il moto del gatto e rappresentiamo le posizioni x0, x1 e x2 in un piano in cui l’asse x sia verticale e l’asse t orizzontale (figura 18a). Per poter disegnare il grafico spazio-tempo del moto del gatto dovremmo conoscere anche ciò che accaduto tra i punti segnati, cioè dovremmo conoscere le posizioni del gatto istante per istante. Immaginiamo, per esempio, che definiscano la curva rappresentata in figura 18b.

 

Conoscere il grafico spazio-tempo è importante, perché permette di ricavare tutte le informazioni sul moto che rappresenta. Per esempio, leggendo il grafico vediamo che all’istante t*= 3,5 s il gatto si trova a una distanza di 5 m dall’origine.

Figura 18.
Figura 18.opena. Ogni punto del piano spazio-tempo corrisponde a una coppia di numeri, rispettivamente istante e posizione. b. Conosciamo tre posizioni del gatto in tre istanti diversi. Tra essi immaginiamo questa curva.

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Il grafico spazio-tempo

Traiettoria e grafico spazio-tempo

Traiettoria e grafico spazio-tempo sono due cose molto diverse. Un moto può essere rettilineo anche se il grafico spazio-tempo che lo rappresenta non è una retta. A differenza della traiettoria, che ci dà solo informazioni spaziali, questo grafico contiene informazioni sul tempo. Il fatto che il moto si svolga lungo una retta è espresso dal fatto che le posizioni si trovano su un unico asse.

In una rappresentazione spazio-temporale di un moto in due dimensioni le posizioni stanno su un piano e il grafico spazio-tempo si sviluppa lungo la dimensione temporale (figura 19).

Il grafico spazio-tempo ha dunque una dimensione in più rispetto allo spazio. Il caso tridimensionale è più difficile da rappresentare, non abbiamo a disposizione una quarta dimensione spaziale per disegnare l’asse del tempo e quindi non ci rimane che usare l’immaginazione.

Figura 19.
Figura 19.openSiamo soliti dire che «il tempo passa», ma per un fisico siamo noi a scorrere nel tempo. Se rappresentiamo il tempo con un asse orientato, le traiettorie sono trascinate nel verso della freccia.

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