Descrivere il movimento
Posizione e spostamento
Per imparare a studiare il moto dei corpi conviene iniziare con il caso più semplice, quello rettilineo. Un moto rettilineo ha come traiettoria un segmento di retta e può essere rappresentato mediante un unico asse cartesiano, x.
Per precisare la posizione di un corpo nello spazio mediante il sistema di riferimento scelto si devono prima di tutto definire il verso, l’unità di misura e l’origine dell’asse; poi si misura quanto il baricentro del corpo è lontano da quest’ultima e si trova quindi il valore numerico della sua coordinata.
La posizione di un corpo è individuata mediante la coordinata del suo baricentro.
Un’unica misura non ci dice se il gatto raffigurato è fermo o si sta muovendo: l’unico modo per saperlo è compiere diverse osservazioni nel tempo e vedere se la posizione cambia. Per studiare il moto, quindi, occorre un cronometro. Le coordinate del gatto che corrispondono a diversi istanti di tempo si distinguono, in genere, mediante indici posti in basso a destra (figure 9-10).
Finché il gatto resta fermo la sua posizione non cambia nel tempo: misure successive della sua posizione forniscono lo stesso risultato.
Immaginiamo, invece che il gatto inizi a muoversi nell’istante in cui il nostro cronometro parte: in tal caso, in istanti di tempo diversi, il gatto occupa posizioni diverse. Ciascuna posizione viene indicata con un indice diverso, e si usano numeri progressivi crescenti (figura 11).
Un corpo è in movimento quando occupa posizioni diverse in istanti di tempo diversi, cioè quando il suo baricentro si sposta nel tempo.
Una volta individuate le posizioni sull’asse cartesiano, è facile calcolare lo spostamento, cioè di quanto è cambiata la posizione. Nell’esempio in figura 11 il gatto nei primi 2 secondi si è spostato di un metro, dalla posizione x0 = 3 m alla posizione x1 = 4 m:
Δx01 = x1 − x0 = 4 m − 3 m = 1 m
(lo spostamento nei primi due secondi è uguale alla posizione all’istante 2 s meno la posizione all’istante iniziale).
In termini fisici il simbolo Δ significa letteralmente «variazione di». In questo caso, infatti, lo spostamento è proprio una variazione della posizione x.