Capitolo Descrivere il movimento

Posizione e spostamento

I moti unidimensionali

I moti rettilinei sono i più semplici da studiare, ma sono piuttosto rari. Nella vita di tutti i giorni è molto più comune avere a che fare con moti qualsiasi, di oggetti che spaziano liberamente in tutte le direzioni. Anche i treni, che non possono lasciare il loro binario, in realtà compiono curve, salite e discese, per cui il loro moto avviene in uno spazio tridimensionale. Tuttavia per studiare il moto di un treno non è necessario utilizzare tre assi cartesiani, ma si può fare un’approssimazione e trattarlo come se fosse rettilineo.

Il treno, infatti, è vincolato a muoversi su un binario, e se immaginiamo di «stirare» questo binario fino a farlo sovrapporre a una retta possiamo utilizzare l’approssimazione di moto rettilineo. Un moto di questo tipo è detto unidimensionale, in quanto può essere descritto mediante un’unica coordinata spaziale.

Si possono studiare come unidimensionali anche i moti dei veicoli lungo le strade: in tali casi bisogna fare l’ulteriore approssimazione che non ci siano movimenti trasversali rispetto alla strada. In effetti, se vogliamo studiare il moto di un’automobile che si sposta tra due città, possiamo tranquillamente trascurare le variazioni dovute al fatto che l’automobile non viaggia rigorosamente in direzione parallela a quella della strada (figura 14).

Un moto unidimensionale può essere approssimato con un moto rettilineo.

 

Figura 14.
Figura 14.openApprossimando un moto unidimensionale con un moto rettilineo, possiamo studiare un'ampia classe di moti con formule molto semplici.

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