Capitolo Le grandezze

Perché studiare la fisica?

Immaginiamo di salire su una macchina del tempo e di andare indietro di cento anni.

Siamo agli inizi del Novecento. Nelle strade ci sono pochissime automobili, la gente si sposta a piedi o in carrozza. La gran parte delle case è illuminata da lampade a petrolio e riscaldata a legna. In Italia la vita media è di 43 anni e più di metà delle persone è analfabeta. Non ci sono il telefono, la televisione, il computer, la plastica e altre cose che oggi consideriamo normali.

Solo cento anni fa si viveva in modo non molto diverso da quello degli antichi Romani. Ciò che è cambiato da allora a oggi è dovuto soprattutto a due cause:

  • le scoperte della scienza,
  • le invenzioni, cioè le tecnologie, che quelle scoperte hanno reso possibili.

Per esempio, l’invenzione della televisione (figura 1) è stata resa possibile perché i fisici hanno scoperto le onde elettromagnetiche (che trasportano i segnali televisivi) e la fisica quantistica, che permette di progettare i transistor e gli schermi televisivi. 

Gli uomini primitivi, per adattarsi all’ambiente naturale, dovevano capire quali risorse utilizzare (alimenti, rifugi) e quali pericoli evitare. Anche noi, per adattarci all’ambiente complesso della società industriale, dobbiamo capire quali risorse utilizzare (per esempio le comunicazioni, l’energia) e quali pericoli evitare (l’inquinamento, l’Aids, la guerra nucleare).

Molte risorse e molti pericoli dipendono dalle scoperte della scienza e dalle invenzioni della tecnologia.

Studiare la scienza (e in particolare la fisica) è importante per capire la realtà nella quale viviamo.

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Figura 1

La trasmissione dei programmi televisivi avviene grazie a onde elettromagnetiche.

Capitolo Le grandezze

Perché studiare la fisica?

Le domande fondamentali dell’uomo

Fino a cinquecento anni fa si pensava che la Terra fosse immobile al centro dell’Universo e che la Luna, i pianeti, il Sole e le stelle le ruotassero intorno. Oggi sappiamo che la Terra è un pianeta che orbita intorno a una stella di dimensioni medie, situata in una regione periferica di una galassia con cento miliardi di stelle.
   

Sappiamo anche che la nostra galassia (la Via Lattea) non ha nulla di speciale, perché nell’Universo esistono cento miliardi di galassie.

Alla domanda: «dove ci troviamo nell’Universo?» la scienza ha dato una nuova risposta. Pensavamo di essere al centro, ora sappiamo che abitiamo in un minuscolo pianeta di una stella confusa tra diecimila miliardi di miliardi di altre stelle. Ma sappiamo anche che, applicando i metodi della scienza, siamo in grado di ricostruire la lunga storia di questo enorme Universo pur abitando la superficie di questo piccolo pianeta. 

È probabile che nei prossimi anni gli scienziati scoprano che esistono altre forme di vita al di fuori della Terra. Per esempio, è possibile che su Titano  (un satellite di Saturno) ci siano acqua liquida e molecole organiche, che sono condizioni per lo sviluppo della vita.

Studiare la scienza è anche importante per rispondere ad alcune domande fondamentali che l’uomo da sempre si pone sull’Universo e sulla vita.

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