Consideriamo prima una pallina lanciata in orizzontale con velocità iniziale \({\vec v_0}\) (figura 9). Trascurando l’attrito con l’aria, l’unica forza che agisce sulla pallina è il suo peso; quindi per il secondo principio della dinamica la pallina ha un’accelerazione uguale a quella di gravità:
\(\vec a\;{\rm{ = }}\;\vec g\)
L’accelerazione \(\vec g\) è verticale e rivolta verso il basso; quindi:
- non esiste alcuna accelerazione orizzontale: in orizzontale la pallina continua a muoversi per inerzia alla velocità iniziale \({\vec v_0}\);
- esiste una accelerazione verticale costante: il moto verticale della pallina è uniformemente accelerato, con accelerazione pari a \(\vec g\).
Da queste due osservazioni si deduce che
il moto di un oggetto lanciato in orizzontale è la sovrapposizione di due moti: un moto rettilineo uniforme orizzontale, un moto rettilineo uniformemente accelerato verticale.
Scegliendo il punto di partenza come origine degli assi coordinati, l’asse delle y rivolto verso l’alto e come istante t = 0 quello in cui inizia il moto, le coordinate x e y delle posizioni occupate dalla pallina sono allora date dalle formule
\[\left\{ {\begin{array}{*{20}{l}} {x\;{\rm{ = }}\;{v_0}t}\\ {y\;{\rm{ = - }}\frac{1}{2}g{t^2}}. \end{array}} \right.\]
Isoliamo t nella prima equazione del sistema (7) e sostituiamolo nella seconda equazione:
\[\left\{ \begin{array}{l} t = \frac{x}{{{v_0}}}\\ y = - \frac{1}{2}g{t^2} \end{array} \right. \Rightarrow \left\{ \begin{array}{l} t = \frac{x}{{{v_0}}}\\ y = - \frac{1}{2}g{\left( {\frac{x}{{{v_0}}}} \right)^2} \end{array} \right. \Rightarrow \left\{ \begin{array}{l} t = \frac{x}{{{v_0}}}\\ y = - \frac{1}{2}\frac{g}{{v_0^2}}{x^2}. \end{array} \right.\]
L’equazione
\[y\;{\rm{ = - }}\frac{1}{2}\frac{g}{{v_0^2}}{x^2}\]
fornisce l’equazione cartesiana della traiettoria seguita dalla pallina. Essa rappresenta una parabola che ha il vertice nell’origine degli assi.
La traiettoria di un oggetto lanciato in orizzontale è una parabola con il vertice nel punto di lancio (figura 10).
Un esperimento ci permette di controllare se questa previsione è corretta. Facciamo partire due palline da golf nello stesso istante: la prima cade da ferma, la seconda è lanciata in orizzontale.
Una fotografia a esposizione multipla rileva le posizioni delle due palline a intervalli di tempo costanti.
Istante dopo istante, le due palline si trovano alla stessa quota verticale. In particolare, le due palline arrivano a terra nello stesso istante.
Inoltre possiamo esaminare il fenomeno per avere la conferma della sovrapposizione dei moti.
Il moto della coordinata y della seconda pallina è uguale al moto della pallina lasciata cadere, cioè è un moto uniformemente accelerato con accelerazione g |
In intervalli di tempo uguali, la coordinata x della seconda pallina aumenta di quantità Δx uguali, cioè (come avevamo previsto) compie un moto rettilineo uniforme. |
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Abbiamo così confermato sperimentalmente che il moto della pallina ha proprio le proprietà che abbiamo calcolato applicando il secondo principio della dinamica.