Le forze e i moti
Il moto circolare uniforme
Pensiamo alla stazione orbitale ISS (International Space Station), che percorre un’orbita praticamente circolare a 350 km dalla superficie terrestre (figura 13). In ogni punto A della sua traiettoria, per inerzia la stazione tenderebbe a continuare il suo moto nella direzione e nel verso del vettore velocità istantanea \({\vec v_A}\); però su di essa agisce continuamente la sua forza-peso che, per il secondo principio della dinamica, provoca una continua accelerazione in direzione perpendicolare a \({\vec v_A}\).
Come risultato complessivo di queste due tendenze, il moto della stazione ISS può essere descritto (almeno in prima approssimazione) con il modello del moto circolare uniforme.
Il moto circolare uniforme descrive un punto materiale che percorre una traiettoria circolare mantenendo costante il modulo del vettore velocità istantanea.
Chiamiamo raggio vettore \(\vec r\) il vettore che in ogni istante congiunge il centro della traiettoria circolare con il punto in cui si trova il corpo in movimento.
Nel moto circolare uniforme il raggio vettore che individua un punto A della circonferenza è sempre perpendicolare alla velocità istantanea del moto nello stesso punto A (figura 14).