La misura
I modelli e le teorie
I dati raccolti nell’esperimento con il pendolo eseguito nel paragrafo precedente ci hanno permesso di ricavare una legge fisica, cioè la relazione di proporzionalità diretta fra il periodo T e la radice quadrata della lunghezza l del pendolo, passando attraverso una sua rappresentazione grafica. Per di più, siamo riusciti a esprimere tale legge mediante una formula.
Ci sono tanti tipi di pendoli con caratteristiche diverse: sono differenti la lunghezza del filo di sospensione, il materiale e la forma del peso attaccato alla sua estremità. Per esempio, sono due pendoli di diverso tipo
un lampadario. | e un’altalena. |
Di tutte le proprietà dei pendoli, in questo caso ce ne interessa una sola: come cambia il periodo di un’oscillazione al variare della lunghezza del filo di sospensione.
Per scrivere la legge che descrive il comportamento dei diversi pendoli, si trascurano molte loro caratteristiche, sostituendo i singoli pendoli con un modello, cioè una loro descrizione schematica.
Un modello è una descrizione semplificata di un insieme di fenomeni, che si basa su osservazioni e su leggi sperimentali.
Il modello del pendolo è un filo inestensibile a cui è appesa una massa puntiforme che oscilla secondo la legge \( T=k \sqrt l \). Il modello eliocentrico, proposto per la prima volta da Copernico nel 1543, descrive come si muovono i corpi del Sistema Solare: i pianeti ruotano su orbite diverse intorno al Sole. Questo modello si basa sulle leggi sperimentali di Keplero, una delle quali afferma che le orbite sono ellissi.
Un modello mette in luce alcune caratteristiche, ma ne trascura altre.
Così il modello eliocentrico descrive come si muovono i pianeti intorno al Sole. | Tuttavia, non si occupa di altre caratteristiche importanti: per esempio, di come è prodotta la luce del Sole. |
Un altro modello, quello della fusione nucleare, descrive come è prodotta la luce all’interno del Sole, a seguito della fusione di nuclei di idrogeno. Quindi, per descrivere compiutamente un insieme di fenomeni (per esempio il Sistema Solare) occorrono più modelli, che forniscono descrizioni semplificate da punti di vista diversi.
- Un modello consente di fare delle previsioni. Così la meccanica di Newton, il modello che descrive come si muovono gli oggetti sotto l’effetto delle forze che agiscono su di essi, permette di prevedere con estrema precisione quando avvengono le eclissi di Sole.
- Un buon modello consente anche di progettare dispositivi tecnologici. Nel 1969 è stato possibile inviare un’astronave sulla Luna perché la meccanica di Newton descrive in modo accurato il moto della navicella spaziale, della Terra e della Luna.