Da Mendel ai modelli di ereditarietà
Come interagiscono gli alleli?
Nel corso del Novecento, le conoscenze nel campo della genetica si sono sviluppate ampliando e in parte modificando le teorie di Mendel. Oggi sappiamo che mutazioni danno origine a nuovi alleli; perciò all’interno di una popolazione possono esistere molte varianti alleliche per un unico carattere. Inoltre gli alleli spesso non mostrano il rapporto semplice di dominanza e recessività. Esistono poi casi in cui un singolo allele determina contemporaneamente più tratti del fenotipo.
Le mutazioni danno origine a nuovi alleli
I diversi alleli di uno stesso gene esistono perché i geni sono soggetti a mutazioni.
Una mutazione, nonostante sia un evento piuttosto raro, può dare origine a un nuovo allele. Le mutazioni, che studieremo nel ▶capitolo B3, sono fenomeni casuali; copie diverse di uno stesso allele possono andare incontro a cambiamenti differenti.
I genetisti definiscono selvatico quel particolare allele di un gene che in natura è presente nella maggior parte degli individui. Esso dà origine a un carattere (o fenotipo) atteso, mentre gli altri alleli del gene, detti alleli mutanti, producono un fenotipo diverso.
L’allele selvatico e gli alleli mutanti occupano lo stesso locus e vengono ereditati secondo le regole stabilite da Mendel. Un gene il cui locus è occupato dall’allele selvatico in meno del 99% dei casi (e negli altri casi da alleli mutanti) è detto polimorfico.