Glossario

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

O

occhio a calice

Occhio semplice caratteristico di alcuni ragni, molluschi ed echinodermi.

occhio a camera
Nei vertebrati e in alcuni molluschi, l’organo specializzato per ricevere gli stimoli luminosi. La struttura dell’occhio dei vertebrati è simile a quella di una macchina fotografica. La luce entra attraverso un foro di diametro regolabile, la pupilla; una lente, il cristallino, provvede alla messa a fuoco dell’immagine sulla retina e dalla retina si diparte il nervo ottico diretto all’encefalo.
occhio composto

Occhio caratteristico degli insetti e dei crostacei, composto da numerose unità funzionali chiamate ommatidi. Ciascun ommatidio è dotato di una lente e di una fibra ottica e raccoglie informazioni su una piccola parte del campo visivo dell’animale; il sistema nervoso provvede poi a integrare le diverse informazioni per comporre una singola immagine. Gli occhi composti sono molto efficaci nella visione ravvicinata e per gli oggetti in movimento.

oligodendrociti
Cellule gliali che formano il rivestimento di mielina attorno agli assoni dei neuroni nel sistema nervoso centrale.
oligoelemento
Elemento essenziale, in piccole quantità, per la sopravvivenza di un organismo.
omeobox

Sequenza di 180 coppie di basi presente all’estremità 3' in molti geni omeotici, scoperto per la prima volta nella drosofila. La sequenza dell’omeobox varia pochissimo in organismi molto diversi come moscerini, topi o esseri umani.

omeostasi
Mantenimento delle funzioni e delle caratteristiche chimico-fisiche di un organismo, nonostante le variazioni dell’ambiente esterno.
ominidi
Gruppo di primati comprendente gli esseri umani e i loro antenati; gli ominidi e le scimmie antropomorfe costituiscono insieme il gruppo degli ominoidei.
ominoidei
Gruppo di primati che comprende le scimmie antropomorfe (gibbone, orango, scimpanzé e gorilla) e gli esseri umani.
ommatidio
Ciascuno degli occhi semplici che costituiscono l’occhio composto degli insetti e di alcuni crostacei; ogni ommatidio è costituito da una lente, pigmenti visivi e un prolungamento nervoso.
omologia
Somiglianza strutturale fra due elementi anatomici, basata su una comune derivazione. Due strutture omologhe possono svolgere funzioni molto diverse, come per esempio l’ala dei pipistrelli, il braccio degli esseri umani e l’arto anteriore dei cani. Vedi anche: analogia.
omozigote
Una cellula o un organismo che presenta due alleli identici per un dato gene. Vedi anche: eterozigote.
oncogene
Forma alterata di un gene normale, chiamato proto-oncogene, in grado di causare il cancro.
onda elettromagnetica

Oscillazione periodica dei campi elettrico e magnetico generati da cariche elettriche in movimento. Le onde luminose sono onde elettromagnetiche, pertanto si propagano anche nel vuoto.

onda longitudinale

Fenomeno ondulatorio in cui le particelle del mezzo oscillano nella stessa direzione in cui si propaga l'onda, per esempio le onde sonore.

onda trasversale

Fenomeno ondulatorio in cui le particelle del mezzo oscillano perpendicolarmente alla direzione in cui si propaga l'onda, per esempio le onde elettromagnetiche.

onnivoro
Animale che si nutre sia di vegetali sia di animali.
ontogenesi
Sequenza delle varie fasi dello sviluppo di un organismo.
oocita primario

Cellula germinale femminile diploide che si forma prima della nascita e rimane bloccata fino alla pubertà allo stadio di profase I. Su circa 400 000 oociti primari, solo 200 o 300 maturano e diventano oociti secondari.

oocita secondario

Cellula germinale femminile aploide derivata per meiosi dell’oocita primario. Nei mammiferi è l’oocita secondario, chiamato anche cellula uovo, a essere fecondato.

oogamia
Condizione in cui la differenza fra il gamete maschile e il gamete femminile è massima, come nel caso degli spermatozoi e della cellula uovo.
oogenesi
Processo di formazione e sviluppo dei gameti femminili che avviene nell’ovaia.
operatore
Nei procarioti, sequenza di nucleotidi posta tra il promotore e i geni di un operone. L’operatore costituisce il sito di legame per una specifica proteina chiamata repressore. Quando il repressore è legato all’operatore, l’enzima RNA polimerasi non può attaccarsi al promotore e quindi la trascrizione dei geni è bloccata.
opercolo
Nei pesci, struttura ad aletta mobile che ricopre e protegge le branchie.
operone
Nei procarioti, unità funzionale costituita da un gruppo di geni contigui, da un promotore e da un operatore. I geni di un operone sono regolati in modo coordinato e codificano per enzimi implicati nella stessa funzione; per esempio, l’operone lac contiene i tre geni che codificano per gli enzimi che digeriscono il lattosio. Il promotore e l’operatore sono sequenze di DNA che regolano la trascrizione di questi geni.
opportunista
Microrganismo che in condizioni normali non è patogeno ma che può causare una malattia infettiva se l’organismo è debilitato o se le difese immunitarie sono ridotte.
opsina
Proteina contenuta nei coni e nei bastoncelli della retina. L’opsina, legata alla vitamina A, forma la rodopsina, il pigmento responsabile della visione.
orango
Scimmia antropomorfa che vive nelle foreste pluviali del Borneo e di Sumatra.
orbitale atomico

Regione di spazio intorno al nucleo di un atomo in cui si ha la massima probabilità di trovare un elettrone.

orbitale pi greco

Orbitale molecolare che si forma per sovrapposizione laterale di due orbitali, sopra e sotto il piano che attraversa i due nuclei (piano nodale).

orbitale sigma

Orbitale molecolare che si forma per sovrapposizione frontale di due orbitali atomici, sul piano che attraversa i due nuclei.

ordine
In sistematica, la categoria tassonomica superiore alla famiglia.
ordine della reazione

Dipendenza della velocità di reazione dalla concentrazione di un reagente espressa come somma degli esponenti delle concentrazioni dei reagenti che compaiono nell'equazione di reazione.

orecchio esterno
Porzione dell’orecchio dei mammiferi costituita dal condotto uditivo e dal padiglione auricolare.
orecchio interno
La parte più antica dell’orecchio, che raccoglie gli stimoli gravitazionali e gli stimoli acustici; comprende la coclea, l’organo di Corti e i canali semicircolari.
orecchio medio
La componente intermedia dell’orecchio, interposta tra il timpano e la finestra ovale; è costituito da una camera contenente tre ossicini (staffa, incudine e martello) che trasmettono le vibrazioni dal timpano alla finestra ovale.
organi vestigiali
Residui di organi filogeneticamente più antichi, che in passato erano caratterizzati da uno sviluppo più rilevante. Gli organi vestigiali in genere hanno perduto la loro funzione.
organismo

Essere vivente risultante dall’integrazione morfologica e funzionale di unità più semplici, per esempio organi, tessuti e cellule.

organismo geneticamente modificato
Qualsiasi organismo il cui genoma sia stato modificato mediante tecniche di ingegneria genetica, in modo da modificare geni preesistenti o da introdurne di nuovi. Detto anche OGM.
organismo transgenico
Organismo il cui genoma contiene uno o più geni estranei.
organo
Struttura anatomica intermedia tra tessuto e sistema; un organo è costituito da diversi tessuti riuniti a svolgere una specifica funzione. Più organi formano un sistema.
organo di Corti
In uccelli e mammiferi, organo dell’udito situato all’interno della coclea.
organogenesi

Fase dello sviluppo embrionale caratterizzata dalla formazione e dallo sviluppo degli organi.

organulo

Struttura subcellulare con funzione specializzata, tipica della cellula eucariotica. Sono esempi di organuli il nucleo, l’apparato di Golgi, il reticolo endoplasmatico, i mitocondri e i cloroplasti.

orientamento
Negli animali, capacità di determinare la propria posizione e di stabilire punti di riferimento; nelle piante, disposizione rispetto a uno stimolo direzionale, per esempio la forza di gravità. Vedi anche: tropismo.
origine della duplicazione
Sito in cui ha inizio la duplicazione di una molecola di DNA.
ormone

Sostanza prodotta e secreta da parte di una ghiandola o da cellule endocrine e trasportata tramite il sangue a un organo bersaglio su cui agisce. Gli ormoni possono essere di natura proteica, come l’insulina, derivati di amminoacidi, come la noradrenalina, o steroidi, come gli estrogeni.

ormone adrenocorticotropo
Ormone proteico secreto dall’adenoipofisi che stimola la parte corticale della ghiandola surrenale a secernere corticosteroidi. Abbreviato in ACTH.
ormone antidiuretico

Ormone di natura peptidica prodotto dall’ipotalamo e secreto dalla neuroipofisi, che induce il riassorbimento di acqua a livello renale. La sua carenza determina una forma di diabete detta diabete insipido. Viene abbreviato in ADH.

ormone cerebrale
Ormone prodotto dai gangli cerebrali degli artropodi. Promuove lo sviluppo stimolando la produzione di ecdisone da parte delle ghiandole protoraciche.
ormone della crescita

Ormone proteico secreto dall'adenoipofisi che stimola lo sviluppo e l’accrescimento e accelera il metabolismo. La sua produzione è sotto il controllo ipotalamico. Viene chiamato anche ormone somatotropo o GH.

ormone follicolo-stimolante

Ormone di natura glicoproteica secreto dall’adenoipofisi, che agisce sulle gonadi. Nella femmina induce la maturazione dei follicoli ovarici e la produzione di estrogeni; nel maschio stimola la spermatogenesi. La sua attività è massima in presenza dell’ormone luteinizzante. La sua produzione è sotto il controllo ipotalamico. È detto anche FSH.

ormone giovanile
Ormone che inibisce la metamorfosi e regola la crescita delle larve degli insetti.
ormone luteinizzante

Ormone di natura glicoproteica prodotto dalla adenoipofisi, controlla la produzione degli ormoni nelle gonadi: nel testicolo stimola la produzione di testosterone, nell’ovaia stimola l’ovulazione, la trasformazione del follicolo in corpo luteo e la produzione del progesterone. La sua produzione è sotto il controllo ipotalamico. È detto anche LH.

ormone peptidico
Ormone di natura proteica; alcuni esempi sono gli ormoni pancreatici e ipofisari. Gli ormoni proteici non entrano nelle cellule bersaglio, ma agiscono legandosi a specifici recettori di membrana e attivando in seguito un secondo messaggero, come il cAMP. Vedi anche: ormone steroideo.
ormone progestinico

Qualsiasi ormone secreto prima dal corpo luteo e poi dalla placenta che permette il decorso della gravidanza. Il più importante è il progesterone.

ormone sessuale
Qualsiasi ormone di natura steroidea deputato a regolare lo sviluppo e il mantenimento dei caratteri sessuali maschili o femminili e il decorso della gravidanza. Nel maschio il principale ormone sessuale è il testosterone; nella femmina gli estrogeni e i progestinici.
ormone steroideo
Ormone di natura lipidica, derivato dal colesterolo. Sono ormoni steroidei i corticosteroidi e gli ormoni sessuali. A differenza degli ormoni di natura proteica, gli steroidi agiscono sulle cellule bersaglio penetrando al loro interno e regolando la trascrizione del DNA.
ormone stimolante i melanociti

Ormone peptidico prodotto dalla adenoipofisi che stimola la produzione di melanina nella pelle; probabilmente coinvolto anche nella visione notturna. È detto anche ormone melanotropo.

orologio biologico
Complesso sistema di meccanismi che regolano le funzioni di un organismo a intervalli periodici, o cicli. Alcuni orologici biologici sono basati sull’espressione, a intervalli regolari, di geni specifici.
orologio molecolare
Proteina utilizzata come marcatore della distanza evolutiva tra due specie.
osculo
Nelle spugne, apertura che mette in comunicazione l’ambiente esterno con la cavità interna dell’animale.
osmolarità
Concentrazione di una soluzione espressa come numero di moli osmoticamente attive per litro di soluzione.
osmoregolatore
Animale acquatico capace di variare la concentrazione dei propri liquidi corporei assorbendo o rilasciando acqua nell’ambiente, in risposta a una variazione del gradiente osmotico.
osmoregolazione
Controllo della pressione osmotica presente all’interno di un organismo.
osmosi
Fenomeno che consiste nella diffusione di solvente (in genere acqua) da una soluzione a concentrazione minore a una soluzione a concentrazione maggiore, quando le due soluzioni sono separate da una membrana semipermeabile. Le membrane citoplasmatiche sono un esempio di membrana semipermeabile; pertanto l’osmosi svolge un ruolo rilevante nel controllo della distribuzione di acqua in tutti gli organismi.
osmosi inversa
Passaggio di solvente da una soluzione più concentrata verso una soluzione meno concentrata, attraverso una membrana semipermeabile, in seguito all'applicazione di una pressione maggiore della pressione osmotica.
ospite
In una relazione simbiotica o parassitaria, organismo che fornisce habitat, trasporto e nutrimento a un secondo organismo.
ossiacido
Composto ternario formato da idrogeno, ossigeno e un non metallo, prodotto dalla reazione di un'anidride con l'acqua.
ossidante

Sostanza che causa l'ossidazione (mentre essa stessa si riduce) in una reazione di ossidoriduzione.

ossidato
Sostanza che ha perso uno più elettroni.
ossidazione

Reazione chimica che comporta la perdita di elettroni da parte di un atomo di una molecola, con aumento del numero di ossidazione. L’ossidazione di una molecola è sempre accompagnata dalla riduzione di un’altra specie chimica chiamata ossidante; gran parte delle reazioni biologiche sono reazioni di ossidoriduzione.

ossido
Composto binario dell'ossigeno.
ossido acido (anidride)
Ossido di un non metallo.
ossido basico
Ossido di un metallo.
ossido di azoto
Sostanza gassosa tendenzialmente instabile prodotta a partire dall’amminoacido arginina. L’ossido di azoto, detto anche NO, è coinvolto nella risposta alle infezioni, induce la dilatazione dei vasi sanguigni e ha azione battericida.
ossidoriduzione

Reazione chimica in cui si modificano i numeri di ossidazione delle specie coinvolte.

ossitocina
Ormone peptidico prodotto dall’ipotalamo e secreto dalla neuroipofisi. Nei mammiferi provoca la contrazione della muscolatura liscia, soprattutto di quella dell’utero durante il parto, e lo svuotamento delle ghiandole mammarie durante l’allattamento.
osso
Nei vertebrati, segmento del sistema scheletrico costituito da tessuto osseo. Le ossa, che si suddividono in ossa corte, ossa lunghe e ossa piatte, sono rivestite da un tessuto connettivo vascolarizzato chiamato periostio.
osteitti
Classe di pesci che presentano scheletro osseo e strutture come opercolo, vescica natatoria e scaglie cutanee. Sono detti anche pesci ossei e costituiscono la maggior parte dei pesci marini e di acqua dolce. Vedi anche: condroitti.
osteoblasti

Cellule coinvolte nella produzione della matrice extracellulare dell’osso. Gli osteoblasti sono destinati a restare imprigionati nella matrice da essi stessi prodotta, trasformandosi in osteociti.

osteociti

Principali tipi di cellule del tessuto osseo, derivanti dagli osteoblasti rimasti inclusi nella matrice ossea da essi stessi prodotta. Gli osteociti hanno perso la capacità di dividersi e sono in contatto tra loro tramite prolungamenti citoplasmatici che percorrono minuscoli canali presenti nella matrice ossea.

osteoclasti
Grosse cellule che agiscono disgregando la matrice extracellulare calcificata dell’osso. Insieme agli osteoblasti, partecipano al rimaneggiamento della forma dell’osso, attraverso un equilibrio tra processi di formazione e di demolizione.
osteone
Unità strutturale del tessuto osseo.
osteoporosi
Malattia dello scheletro caratterizzata da perdita di tessuto osseo; le ossa, più porose, hanno una maggiore predisposizione a deformarsi e a fratturarsi.
otricolo
Piccola cavità dell’orecchio interno posta tra i canali semicircolari e il sacculo; contiene cellule ciliate che percepiscono la posizione della testa rispetto alla forza di gravità. I canali semicircolari, l’otricolo e il sacculo costituiscono l’organo dell’equilibrio.
ottetto
Configurazione stabile degli elettroni di valenza. I gas nobili, eccetto l'elio, hanno otto elettroni nello strato di valenza.
ovaia
Nei vertebrati, la gonade femminile dove avviene la maturazione delle cellule uovo e dove vengono sintetizzati gli ormoni sessuali.
ovario
Nelle piante con fiori, la parte alla base del carpello che contiene gli ovuli e dove si sviluppano le cellule uovo.
ovidutto

Nei vertebrati, il condotto che raccoglie i gameti femminili e li convoglia all’esterno. Nei mammiferi placentati si apre nella cavità uterina.

oviparo
Animale che depone uova in cui gli embrioni si sono sviluppati del tutto o in parte.
ovoviviparo
Animale i cui embrioni si sviluppano dentro l’uovo all’interno del corpo materno, utilizzando le sostanze nutritive presenti nell’uovo stesso.
ovulazione
Liberazione di una cellula uovo da un follicolo ovarico.
ovulo
Struttura riproduttiva tipica delle angiosperme e delle gimnosperme; contiene il gametofito femminile e le cellule uovo in via di sviluppo. L’ovulo dà origine al seme.
ozonosfera
Strato dell’atmosfera, a 15-30 km dalla superficie terrestre, dove ha luogo la produzione di ozono a partire da ossigeno molecolare per azione dei raggi ultravioletti. Lo strato di ozono, assorbendo gran parte dell’emissione ultravioletta del Sole, protegge gli esseri viventi dalla sua azione mutagena e cancerogena.

vai a pag

preferenze

carattere

colori: