Glossario

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R

racemo
Miscela contenente concentrazioni uguali di due enantiomeri.
radiazione
Emissione nello spazio di energia elettromagnetica.
radiazione adattativa

Processo di formazione di un numero elevato di nuove specie, a partire da un comune antenato, che occupano nuove nicchie ambientali (detta anche radiazione evolutiva).

radiazioni gamma
Onde elettromagnetiche costituite da fotoni ad alta energia emessi dai nuclei atomici radioattivi.
radice
La parte delle piante che le ancora al terreno e che assorbe l’acqua e le sostanze minerali; le radici sono dotate di tessuti conduttori e possono accumulare sostanze di riserva.
radichetta
Radice embrionale delle piante con seme.
radici avventizie
Radici che non derivano dalla radichetta embrionale ma che si formano da un fusto o da una qualsiasi altra parte della pianta.
radici laterali
Radici che emergono dallo strato esterno di una radice principale.
radioattività
Decadimento spontaneo attraverso il quale un nucleo instabile emette una o più particelle (alfa o beta) oppure energia sotto forma di radiazione elettromagnetica (raggi gamma).
radioisotopo

Isotopo instabile che va incontro a un processo detto decadimento radioattivo per raggiungere una maggiore stabilità, liberando piccoli frammenti di particelle ed emettendo spesso anche radiazioni elettromagnetiche ad alta energia.

radioterapia
Impiego di radiazioni ionizzanti a scopo terapeutico, soprattutto nel trattamento del cancro, per uccidere le cellule tumorali in fase di attiva divisione.
radula
Organo dentato presente nei molluschi, utilizzato per raschiare materiale alimentare dal substrato.
raggi anodici
Fascio di particelle cariche positivamente in movimento dall'anodo verso il catodo in un tubo di Crookes.
raggi catodici
Fascio di elettroni in movimento dal catodo verso l'anodo in un tubo di Crookes.
raggi X
Radiazioni elettromagnetiche di elevata energia e frequenza.
raggio atomico
La metà della distanza minima di avvicinamento tra due atomi dello stesso elemento.
raggio vascolare
Fila di cellule parenchimatiche che si irradia dal centro del tronco e attraversa il floema e lo xilema.
rapporto fenotipico
Rapporto tra i vari tipi di un carattere fenotipico ottenuti da un incrocio.
rapporto traspirazione/fotosintesi
Nelle piante terrestri, il rapporto tra la quantità di acqua persa mediante la traspirazione e la quantità di sostanza organica assimilata mediante la fotosintesi.
ratiti
Uccelli non volatori, come gli struzzi.
RDA

Razione giornaliera raccomandata; nella scienza dell’alimentazione, la dose di un nutriente la cui assunzione con gli alimenti è ritenuta ottimale.

reagente
Sostanza che partecipa a una reazione chimica.
reagente limitante
Reagente disponibile in quantità inferiore rispetto alla quantità stechiometrica.
reazione a catena
Serie di reazioni in cui il prodotto di una reazione inizia quella successiva.
reazione a catena della polimerasi
Tecnica della biologia molecolare messa a punto nel 1984 da Kary Mullis, che per questo ha ottenuto il premio Nobel. Permette di ottenere fino a cento milioni di copie di una sequenza specifica di DNA, attraverso la ripetizione di una reazione di sintesi che prevede l’aggiunta al DNA da amplificare di una miscela contenente DNA polimerasi, primer e nucleotidi. Abbreviato in PCR.
reazione acrosomiale
Processo che si verifica quanto uno spermatozoo viene a contatto con la cellula uovo, con liberazione degli enzimi dell’acrosoma che facilitano la penetrazione nell’oocita.
reazione chimica
Interazione tra due o più composti (reagenti) che porta alla formazione di nuovi composti (prodotti).
reazione corticale
Fenomeno che si verifica nel citoplasma della cellula uovo in seguito alla penetrazione dello spermatozoo; porta alla formazione di una membrana (membrana di fecondazione) che avvolge la cellula uovo fecondata per impedire l’ingresso di altri spermatozoi.
reazione di condensazione
Reazione in cui due o più composti si legano covalentemente eliminando una molecola d’acqua; detta anche reazione di disidratazione.
reazione di ossidoriduzione

Reazione chimica nella quale una specie chimica si ossida (perde elettroni), mentre un’altra si riduce (acquista elettroni). Numerose reazioni che avvengono negli organismi sono ossidoriduzioni. Detta anche reazione redox.

reazione di rigetto
Risposta immunitaria, umorale e mediata da cellule, contro un tessuto o un organo trapiantato contenenti antigeni di istocompatibilità diversi da quelli dell’organismo ricevente.
reazione endoergonica
Reazione chimica in cui l’equilibrio termodinamico favorisce la formazione dei reagenti; la reazione pertanto non avviene spontaneamente, ma richiede un apporto di energia. Vedi anche: reazione esoergonica.
reazione endotermica

Una reazione endotermica (endoergonica) assorbe calore dall'ambiente.

reazione esoergonica
Reazione chimica in cui l’equilibrio termodinamico favorisce la formazione dei prodotti; la reazione avviene spontaneamente con liberazione di energia. Vedi anche: reazione endoergonica.
reazione esotermica

Una reazione esotermica (esoergonica) rilascia calore nell'ambiente.

reazione redox

Reazione di ossidoriduzione.

reazione trapianto contro ospite

In caso di trapianto di midollo osseo, reazione di rigetto provocata dai linfociti T del donatore contro le cellule del ricevente.

reazioni della fase al buio
Il secondo stadio della fotosintesi, indipendente dalla luce, che comprende la fissazione e la riduzione del diossido di carbonio e la produzione di molecole di zucchero. Le reazioni al buio costituiscono il ciclo di Calvin. Vedi anche: reazioni della fase luminosa.
reazioni della fase luminosa
Il primo dei due stadi della fotosintesi, in cui l’energia solare viene assorbita dalla clorofilla e convertita in energia chimica sotto forma di ATP e NADPH. La fase luminosa non produce direttamente zuccheri, ma fornisce l’energia per la loro produzione durante la fase al buio. Vedi anche: reazioni della fase al buio; ciclo di Calvin.
recettore

(1) Struttura capace di ricevere stimoli provenienti dall’interno e dall’esterno del corpo e di inviare segnali al sistema nervoso centrale; esistono numerosi tipi di recettori specializzati a seconda della natura dello stimolo che rilevano: termico, luminoso, meccanico, chimico ecc. (2) Proteina o glicoproteina di membrana a cui si lega una specifica molecola-segnale, per esempio un ormone; il legame provoca l’attivazione della via di trasduzione del segnale.

recettore antigenico
Recettore di superficie localizzato sulla membrana dei linfociti B e T. Nei linfociti B si tratta di una immunoglobulina che riconosce l’antigene specifico; nei linfociti T è un recettore che riconosce gli antigeni in associazione con una molecola MHC.
recettore associato alle proteine G
Recettore di membrana di cui fa parte la proteina G, implicata nell’attivazione ormonale dei processi cellulari dipendenti dall’AMP ciclico.
recettore dei linfociti T
Recettore per gli antigeni dei linfociti T, localizzati sulla loro superficie cellulare.
recettore del cAMP
Proteina attivatrice della trascrizione di alcuni operoni batterici; la proteina si lega al promotore solo quando è complessata con una molecola di AMP ciclico.
recettore di tensione
Recettore nervoso sensibile alla tensione meccanica conseguente allo stiramento o alla contrazione del muscolo.
recettore elettromagnetico
Recettore specializzato per rilevare le radiazioni elettromagnetiche; i più importanti sono i recettori per le radiazioni luminose, localizzati nell’occhio. Altri recettori elettromagnetici sono quelli per le radiazioni infrarosse dei serpenti e gli elettrocettori di alcuni pesci; gli animali migratori sono in grado di orientarsi grazie al recettore che rileva le linee del campo magnetico terrestre.
recettore gustativo
Recettore nervoso, presente all’interno dei calici gustativi della lingua, specializzato per la risposta a stimoli di natura chimica, che risponde alla presenza di molecole specifiche nel cibo. I recettori del sapore dolce, per esempio, percepiscono la presenza di diversi tipi di zuccheri, di amminoacidi o polipeptidi come l’aspartame. Negli insetti i recettori gustativi sono localizzati sui peli sensoriali delle zampe.
recettore olfattivo
Recettore nervoso, presente all’interno della cavità nasale, specializzato per la risposta a stimoli di natura chimica, che risponde alla presenza di molecole specifiche nell’aria.
recettore regolato da ligando
Recettore in cui il legame della molecola segnale determina l’apertura di un legame ionico; ne è un esempio il recettore per l’acetilcolina.
regione corticale del rene

Area più esterna del rene dei vertebrati, dove sono localizzati la capsula di Bowman, il tubulo prossimale e il tubulo distale del nefrone.

regione midollare del rene
Regione più interna del rene dei vertebrati, dove sono localizzati l’ansa di Henle e il dotto collettore.
regno
Categoria tassonomica posta al di sotto del dominio e al di sopra del phylum.
regola dell'ottetto
La tendenza degli atomi a raggiungere la configurazione elettronica stabile dell'ottetto, acquistando, cedendo o condividendo coppie di elettroni.
regola di Hund

In un atomo allo stato fondamentale, il numero degli elettroni spaiati è quello massimo possibile; tali elettroni hanno lo stesso spin.

regolatore locale
Sostanza che consente la comunicazione tra cellule limitrofe, detta anche mediatore locale. Le prostaglandine e i neurotrasmettitori sono esempi di regolatori locali.
relazione simbiotica
Associazione di due o più organismi di specie diverse che conducono una vita in comune secondo rapporti di scambio più o meno vantaggiosi per entrambi. Per esempio, l’associazione dei batteri azotofissatori con le piante di leguminose all’interno dei noduli radicali.
repressore
Molecola proteica prodotta da un gene regolatore che blocca la trascrizione di un gene o di un operone direttamente o tramite un induttore.
resina a interazione idrofobica (HIC)

Formata da microscopiche sferette ricoperte da una sostanza idrofoba con cui viene riempita la colonnna a dare una matrice a interazione idrofobica con caratteristiche affini a quelle della GFP, che permette l’interazione tra le sferette e i residui aminoacidici idrofobici della GFP.

resistenza periferica
Resistenza al flusso sanguigno esercitata dalle piccole arterie, che impedisce al sangue di rifluire verso il cuore tra un battito e l’altro.
respirazione anaerobica

Fermentazione; processo metabolico che ricava ATP dalla demolizione del glucosio attraverso la glicolisi. La fermentazione alcolica trasforma l’acido piruvico prodotto dalla glicolisi in diossido di carbonio e alcol etilico; la fermentazione lattica converte l’acido piruvico in acido lattico.

respirazione cellulare

Complesso di reazioni biochimiche da cui un organismo ricava l’energia necessaria per il proprio metabolismo. Negli organismi aerobi comporta consumo di ossigeno e produzione di diossido di carbonio. Negli eucarioti, la respirazione cellulare si compone di tre stadi: la glicolisi, che avviene nel citoplasma, demolisce il glucosio ad acido piruvico; il ciclo di Krebs, che ha luogo nella matrice mitocondriale, completa l’ossidazione dell’acido piruvico producendo NADH e FADH2; la catena di trasporto degli elettroni, localizzata sulla membrana interna dei mitocondri, trasferisce gli elettroni dal NADH all’ossigeno, accumulando energia che viene utilizzata per sintetizzare ATP.

respirazione polmonare

Insieme degli scambi gassosi tra l’organismo e l’ambiente esterno. (2) Atto respiratorio.

rete alimentare
Insieme delle interazioni tra catene alimentari all’interno di un ecosistema.
rete nervosa
Intreccio interconnesso di cellule nervose che trasmette segnali in tutte le direzioni, tipico degli invertebrati marini a simmetria radiale, come le meduse, che sono privi di un sistema nervoso centrale.
reticolo endoplasmatico

Complesso organulo cellulare costituito da una rete di tubuli, vescicole e cisterne delimitati da membrana; è in continuità con l’involucro nucleare e si estende in tutto il citoplasma. Ha funzioni biosintetiche, di immagazzinamento e di trasporto. È abbreviato in RE. Vedi anche: reticolo endoplasmatico liscio; reticolo endoplasmatico ruvido.

reticolo endoplasmatico liscio

Componente del reticolo endoplasmatico privo di ribosomi; tra i compiti del reticolo liscio vi sono la sintesi dei lipidi e il trasporto di varie sostanze. Le fibre muscolari presentano un reticolo liscio molto esteso, definito reticolo sargoplasmatico, coinvolto nella contrazione muscolare. È abbreviato in REL.

reticolo endoplasmatico ruvido

Componente del reticolo endoplasmatico alla cui membrana sono associati i ribosomi; questi gli conferiscono un aspetto granulare all’osservazione con il microscopio elettronico. Il reticolo ruvido rappresenta la sede strutturale della sintesi delle proteine destinate alla secrezione, delle poteine di membrana e delle glicoproteine. Dal reticolo ruvido le proteine vengono trasferite all’apparato di Golgi, dove subiscono ulteriori elaborazioni. È abbreviato in RER.

reticolo sarcoplasmatico
Reticolo endoplasmatico caratteristico delle fibre muscolari; in seguito all’impulso nervoso, il reticolo sarcoplasmatico libera ioni calcio, determinanti per la contrazione.
retina
Nell’occhio a camera dei vertebrati e di alcuni molluschi, la retina corrisponde allo strato più interno del bulbo oculare, nel quale sono contenuti i fotorecettori. Le immagini messe a fuoco sulla retina vengono trasferite all’encefalo tramite il nervo ottico.
retrotrasposone
Elemento trasponibile che si integra nel genoma con un meccanismo che implica la trascrizione inversa di un intermediario di RNA.
retrovirus
Virus a RNA corredati dell’enzima trascrittasi inversa, che formano una copia di DNA del proprio genoma durante il loro ciclo riproduttivo nella cellula ospite. Il DNA a doppio filamento prodotto a partire dall’RNA virale si integra nel genoma della cellula sotto forma di provirus. I retrovirus provocano malattie con incubazione lunga e decorso lento e comprendono i virus HIV e vari tipi di virus cancerogeni.
rettili

Classe di vertebrati esotermi adattati alla vita terrestre; comprendono i serpenti, le lucertole, le tartarughe, i coccodrilli e gli alligatori.

retto
Parte terminale dell’intestino crasso, o colon, dove sono immagazzinate le feci fino a quando non vengono eliminate.
RH
Fattore di rilascio; ormone secreto dall’ipotalamo, che stimola o inibisce il rilascio di ormoni da parte della regione anteriore dell’ipofisi.
riassorbimento
Nel rene dei vertebrati, il trasporto attivo, attraverso le cellule del tubulo renale, di acqua, sodio, amminoacidi e glucosio, che vengono recuperati dal filtrato e reimmessi nel sangue.
ribosio
Zucchero a cinque atomi di carbonio largamente diffuso nei viventi; costituisce nucleotidi come l’ATP e acidi nucleici come l’RNA, e partecipa a numerose reazioni biochimiche.
ribosoma

Organulo cellulare costituito da RNA associato a proteine, composto di due subunità di differenti dimensioni (subunità maggiore e subunità minore). I ribosomi possono essere associati alle membrane del reticolo endoplasmatico ruvido oppure trovarsi liberi nel citoplasma. Sono presenti sia nei procarioti sia negli eucarioti, con dimensioni leggermente diverse. I ribosomi rappresentano il sito della sintesi proteica.

ribozima
Molecola di RNA con attività catalitica simile a quella di un enzima. I ribozimi potrebbero essere stati i primi catalizzatori biologici comparsi nel corso dell’evoluzione.
ricettacolo
Estremità dello stelo che regge gli elementi del fiore.
ricombinante
Organismo, cromosoma, locus genico o DNA che siano andati incontro a ricombinazione.
ricombinazione genetica

Processo che porta alla comparsa nella progenie di combinazioni di geni che non erano presenti in nessuno dei due genitori. La ricombinazione genetica si verifica attraverso il crossing-over durante la profase I della meiosi. I cromosomi e i gameti prodotti in seguito a ricombinazione genetica sono detti ricombinanti.

ricombinazione non omologa
Tipo di ricombinazione genetica tra sequenze non omologhe; ne sono esempi l’integrazione del DNA di un profago e la trasposizione.
ridondanza del codice genetico
Presenza nel codice genetico di più codoni che codificano per lo stesso amminoacido; è detta anche degenerazione del codice genetico.
riducente
Sostanza che causa la riduzione (mentre essa stessa si ossida) in una reazione di ossido-riduzione.
riduzione

Reazione chimica che comporta l’acquisto di elettroni da parte di un atomo di una molecola, con diminuzione del numero di ossidazione. La riduzione di una molecola è sempre accompagnata dall’ossidazione di un’altra specie chimica chiamata riducente; gran parte delle reazioni biologiche sono reazioni di ossidoriduzione.

riflesso
Risposta involontaria e riproducibile mediata da due o più neuroni del sistema nervoso, indotta da stimoli periferici.
rigenerazione
Capacità di riformare tessuti, organi o strutture anatomiche che varia considerevolmente nei vari gruppi di organismi. Alcuni invertebrati possono rigenerare l’intero corpo a partire da un singolo frammento, come le stelle marine; nei mammiferi e negli uccelli i processi di rigenerazione sono più modesti, come la guarigione delle ferite.
rigetto

Reazione immunitaria, umorale e mediata da cellule, contro un tessuto o un organo trapiantato contenente antigeni di istocompatibilità diversi da quelli dell’organismo ricevente.

riparazione del DNA
Processo di riparazione del DNA da danni chimici o fisici; il processo è svolto da numerosi enzimi (DNA polimerasi, DNA ligasi ed endonucleasi) e prevede il taglio della sequenza di DNA danneggiata che viene risintetizzata utilizzando come stampo il filamento complementare.
riproduzione
Proprietà fondamentale degli organismi che porta alla formazione di uno o più nuovi individui. Vedi anche: riproduzione asessuata; riproduzione sessuata.
riproduzione asessuata
Riproduzione che avviene senza la produzione di gameti; la prole è pertanto geneticamente identica al genitore. Esempi di riproduzione asessuata sono la gemmazione, la scissione e la frammentazione.
riproduzione assistita
L’insieme di tecniche che prevedono la rimozione delle cellule uovo dalle ovaie, la loro fecondazione in vitro e l’impianto in utero degli zigoti.
riproduzione sessuata

Riproduzione che avviene grazie a cellule specializzate aploidi, i gameti, prodotte dalla meiosi. Generalmente la riproduzione sessuata prevede la fecondazione, cioè la fusione del gamete maschile, lo spermatozoo, con quello femminile, la cellula uovo. La fecondazione dà origine a uno zigote o dipoide, dal quale si sviluppa il nuovo individuo. La partenogenesi, tipica di alcune lucertole e di molti insetti, è un tipo di riproduzione sessuata in cui la cellula uovo si sviluppa senza che sia avvenuta la fecondazione.

riproduzione vegetativa
Riproduzione asessuata tipica delle piante.
riscaldatore a secco

Apparecchio che permette di mantenere i campioni a una temperatura prestabilita all'interno di un supporto solido con cavità per alloggiare le provette.

risonanza magnetica nucleare
Tecnica diagnostica per immagini che utilizza l’interazione di un campo magnetico esterno con i nuclei di idrogeno presenti nell’organismo. I segnali radio emessi dai nuclei vengono elaborati per fornire immagini degli organi interni.
risposta immunitaria
Reazione del sistema immunitario in seguito al contatto con un antigene. Vedi anche: risposta immunitaria primaria; risposta immunitaria secondaria.
risposta immunitaria primaria

Risposta immunitaria che segue al contatto con un antigene non ancora conosciuto dall’organismo, nel corso di un’infezione o di una vaccinazione. La produzione degli anticorpi avviene nell’arco di circa 7-15 giorni, in seguito alla trasformazione dei linfociti B in plasmacellule.

risposta immunitaria secondaria

Risposta immunitaria che segue al contatto con un antigene già noto all’organismo; è caratterizzata dalla proliferazione delle cellule della memoria e da un’elevata produzione di anticorpi dopo 2-5 giorni.

risposta infiammatoria
Reazione non specifica dell’organismo in seguito a un danno provocato da agenti chimici o fisici o da un’infezione. Si manifesta con arrossamento, aumento della temperatura, gonfiore e dolore. La risposta infiammatoria è determinata da varie molecole tra cui l’istamina e la serotonina.
ritmo circadiano
Bioritmo caratterizzato da una periodicità di circa 24 ore, scandita da un orologio interno, regolato da fattori ambientali e fisiologici. Ne sono un esempio i ritmi che regolano l’alternarsi del sonno e della veglia negli animali.
rivestimento

Durante l’inclusione, per rendere più consistente il pezzo di tessuto già impregnato, si deve rivestire con paraffina a un punto di fusione più elevato (58-60°).

rizoide
Nelle alghe pluricellulari, struttura simile alla radice delle piante, ma con la sola funzione di ancoraggio al substrato.
rizoma
Fusto sotterraneo a crescita orizzontale, con funzione di propagazione vegetativa della pianta.
RNA
Acido ribonucleico; acido nucleico costituito da una sequenza di nucleotidi contenenti il ribosio come zucchero e le basi azotate adenina (A), citosina (C), guanina (G), e uracile (U); solitamente è costituito da una singola catena di nucleotidi. Interviene nella sintesi proteica ed è il materiale genetico di molti virus.
RNA antisenso
Filamento di RNA complementare a un RNA messaggero, con cui forma un doppio filamento stabile che non può più essere tradotto in proteine.
RNA di trasporto
Piccola molecola di acido ribonucleico a forma di quadrifoglio. Nelle cellule sono presenti venti tipi diversi di tRNA, ciascuno dei quali lega uno specifico amminoacido. La funzione dell’RNA di trasporto consiste nel trasportare l’amminoacido verso la molecola di mRNA legata ai ribosomi. La corrispondenza tra il codone dell’mRNA e l’anticodone del tRNA permette il corretto posizionamento dell’amminoacido.
RNA messaggero
Filamento di acido ribonucleico che trasporta l’informazione genetica dal DNA al citoplasma, dove viene tradotta in un polipeptide ad opera dei ribosomi. Il processo di sintesi dell’RNA a partire da uno stampo di DNA è detto trascrizione. Vedi anche: splicing dell’RNA.
RNA polimerasi
Enzima che lega insieme le catene di nucleotidi di DNA in via di formazione, durante la trascrizione.
RNA ribosomiale

Molecola di acido ribonucleico presente nei ribosomi; l'rRNA è il tipo di RNA più abbondante nella cellula.

roccia sedimentaria
Roccia formata dalla deposizione e dalla compattazione di materiali diversi, come sabbia e detriti, trasportati dall’acqua o da altri agenti fisici. Le rocce sedimentarie sono spesso ricche di fossili.
rodopsina

Pigmento visivo di colore rosso presente nei bastoncelli e nei coni della retina. È costituita da una porzione proteica coniugata a un isomero della vitamina A.

rodopsina batterica
Proteina reattiva alla luce simile alla rodopsina degli animali, utilizzata da alcuni batteri alofili per la cattura dell’energia luminosa.
rombencefalo
La più caudale delle tre regioni embrionali dell’encefalo; nei vertebrati dà origine al midollo allungato, al ponte e al cervelletto.
rubisco
Ribulosio difosfato carbossilasi/ossigenasi, l’enzima che catalizza il primo stadio del ciclo di Calvin negli organismi fotosintetici.
ruggini
Gruppo di malattie delle piante causate soprattutto da funghi.
ruminanti
Vasto gruppo di mammiferi dotati di uno stomaco diviso in quattro comparti: rumine, abomaso, omaso e reticolo. Il rumine ospita microrganismi simbionti in grado di digerire la cellulosa. I ruminanti comprendono la maggior parte degli erbivori, come ovini e bovini.

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