Glossario
- pacemaker
- Regione del miocardio corrispondente al nodo senoatriale localizzata nel punto di congiunzione della vena cava superiore con l’atrio destro. Questa struttura genera impulsi nervosi che, attraverso il sistema di conduzione, provocano la contrazione del miocardio. La frequenza degli impulsi è controllata per via nervosa e ormonale.
- pacemaker artificiale
- Dispositivo elettronico che genera impulsi elettrici i quali, tramite due elettrodi, vengono inviati al cuore. Viene impiegato per regolare la frequenza del battito cardiaco.
- padiglione auricolare
- Struttura cartilaginea che, insieme al condotto uditivo, costituisce l’orecchio esterno dei mammiferi; ha la funzione di raccogliere le onde sonore.
- paleoantropologia
- Scienza che studia l’origine e l’evoluzione dell’uomo e dei suoi antenati.
- paleontologia
- Disciplina che studia i fossili di organismi vissuti in passato.
- pancreas
- Grossa ghiandola annessa al sistema digerente dei vertebrati. Il pancreas è costituito da tessuto esocrino e da tessuto endocrino: il pancreas esocrino secerne una soluzione alcalina di enzimi digestivi (succo pancreatico) e la riversa nel duodeno; il pancreas endocrino secerne gli ormoni insulina e glucagone nel sangue.
- Pangea
- Antico supercontinente formato da tutti gli attuali continenti uniti a costituire un’unica terra emersa. Il frazionamento e la deriva continentale, avvenuta alla fine del Paleozoico, provocarono l’attuale distribuzione dei continenti sulla superficie terrestre.
- parabronchi
- Ramificazioni bronchiali nei polmoni degli uccelli che migliorano la ventilazione degli alveoli.
- paraffina
-
Miscela di idrocarburi chimicamente inattiva, solida a temperatura ambiente, insolubile in acqua e solubile in solventi apolari, come xilene e limonene.
- parafiletico
- Relativo a un gruppo di specie il cui progenitore più prossimo non è incluso nel gruppo stesso.
- parafilm
-
Pellicola con un potere di stiramento del 200%, molto usata in laboratorio per sigillare qualsiasi tipo di contenitore con spigoli o superfici irregolari; garantisce la tenuta anche in caso di caduta accidentale del recipiente.
- parassita
-
Organismo che vive a spese di un altro organismo chiamato ospite.
- parassitismo
-
Relazione simbiotica nella quale un organismo, chiamato parassita, si avvantaggia a spese di un altro organismo (ospite), procurandogli danni più o meno gravi, ma mai la morte immediata.
- paratiroidi
- Nei mammiferi, due coppie di ghiandole endocrine associate alla tiroide. Le paratiroidi liberano il paratormone che favorisce il trasferimento di calcio dalle ossa al sangue.
- paratormone
-
Polipeptide secreto dalle ghiandole paratiroidi che aumenta la concentrazione degli ioni calcio e fosfato nel sangue. Viene detto anche ormone paratiroideo.
- parete cellulare
-
Struttura esterna alla membrana plasmatica che delimita e fornisce sostegno meccanico alle cellule delle piante e dei funghi. Nelle cellule vegetali è costituita da cellulosa e pectine mentre nei funghi è costituita da chitina.
- parete cellulare batterica
- Struttura di rivestimento che determina la forma delle cellule procariotiche. Utilizzando la colorazione di Gram è possibile distinguere gli eubatteri in due gruppi: i Gram-positivi hanno parete spessa costituita prevalentemente da peptidoglicano, i Gram-negativi hanno parete più sottile e più complessa, costituita da due strati di lipoproteine e polisaccaridi.
- parete cellulare primaria
-
Parete cellulare sottile e flessibile prodotta dalle cellule vegetali durante l’accrescimento.
- parete cellulare secondaria
-
Parete delle cellule vegetali che viene deposta internamente alla parete primaria al termine dell’accrescimento. La parete secondaria ha un maggior contenuto di cellulosa rispetto a quella primaria, e spesso va incontro a modificazioni come la lignificazione.
- partenogenesi
- Tipo di riproduzione sessuata che prevede lo sviluppo di un nuovo individuo a partire da un gamete femminile senza che avvenga la fecondazione.
- particella di riconoscimento del segnale
-
Complesso costituito da proteine e RNA che partecipa alla sintesi proteica. È abbreviato in SRP.
- particelle alfa
- Nuclei di elio formati da due protoni e due neutroni, componenti i raggi alfa.
- particelle beta
- Elettroni a elevata energia cinetica, emessi dai nuclei durante il decadimento radioattivo.
- parto
- Espulsione del feto al termine della gestazione, o almeno dopo i primi sei mesi di gravidanza.
- passaggio di stato
-
Variazione dello stato fisico di una sostanza che comporta il cambiamento delle proprietà fisiche dovute allo stato di aggregazione (solido, liquido, aeriforme) della materia, ma non quello delle proprietà chimiche. È anche detto trasformazione fisica.
- patogeno
-
Microrganismo in grado di causare una malattia.
- PBS
-
Tampone fosfato salino usato per preparare la soluzione ABTS0+.
- PCR
- Reazione a catena della polimerasi; tecnica della biologia molecolare messa a punto nel 1984 da Kary Mullis, che per questo ha ottenuto il premio Nobel. Permette di ottenere fino a cento milioni di copie di una sequenza specifica di DNA, attraverso la ripetizione di una reazione di sintesi che prevede l’aggiunta al DNA da amplificare di una miscela contenente DNA polimerasi, primer e nucleotidi.
- pedogenesi
- Capacità di riprodursi, per via sessuata o asessuata, da parte di animali non ancora giunti allo stadio adulto.
- pedomorfosi
- Persistenza nell’adulto delle caratteristiche morfologiche e funzionali giovanili.
- pelo radicale
- Minuscola estroflessione unicellulare dell’epidermide della radice, che ne aumenta la superficie di assorbimento.
- penna
- Annesso cutaneo tipico degli uccelli, di natura cornea. Le penne rivestono il corpo degli uccelli, hanno funzione isolante e costituiscono un preadattamento al volo.
- pentoso
-
Zucchero composto da cinque atomi di carbonio.
- PEP carbossilasi
-
Enzima che aggiunge una molecola di diossido di carbonio al fosfoenolpiruvato (PEP) per formare ossalacetato, o acido ossalacetico.
- pepsina
-
Enzima presente nel succo gastrico che inizia l’idrolisi delle proteine. La pepsina viene secreta dalla mucosa gastrica insieme all’acido cloridrico sotto forma di un precursore chiamato pepsinogeno; ha un pH compreso tra 1,5 e 3.
- pepsinogeno
- Precursore inattivo della pepsina, secreto dalle cellule dello stomaco. Viene attivato ad opera dell’acido cloridrico e della pepsina stessa, in seguito al distacco di 40 amminoacidi.
- peptide segnale
- Breve sequenza di amminoacidi presente all’estremità N-terminale dei precursori di proteine destinate alla secrezione.
- peptidoglicano
-
Composto di polisaccaridi complessi (prevalentemente acido muramico) presente nella parete cellulare degli eubatteri e assente in quella degli archei. Il peptidoglicano conferisce resistenza alla parete cellulare grazie alla presenza di numerosi legami al suo interno. Le penicilline agiscono interferendo con la sintesi del peptidoglicano.
- percezione
- Processo di selezione, integrazione e interpretazione, da parte dell’encefalo, degli impulsi nervosi provenienti dagli organi di senso.
- perforina
- Proteina secreta dai linfociti T citotossici che provoca la rottura di una cellula infettata perforando la sua membrana plasmatica.
- pericarpo
- La parte del frutto, più o meno spessa, che circonda il seme, derivante dalla parete dell’ovario.
- periciclo
- Strato più esterno del cilindro centrale della radice, formato da cellule parenchimatiche.
- periderma
- Complesso di tessuti vegetali secondari che formano un rivestimento protettivo che sostituisce l’epidermide in molti fusti; è costituito dal sughero e dal cambio del sughero.
- periodo
-
Riga orizzontale del sistema periodico; il numero di un periodo è uguale al numero quantico principale degli elettroni di valenza dei suoi elementi.
- periodo critico
- Fase dello sviluppo durante la quale le esperienze possono assumere un ruolo fondamentale; rappresenta l’età in cui possono avvenire certi tipi di apprendimento come il canto degli uccelli.
- periodo refrattario
- Breve periodo immediatamente successivo a un potenziale di azione in cui il neurone o la cellula muscolare non è eccitabile.
- peristalsi
- Onde successive di contrazione della muscolatura liscia, che si propagano dall’alto verso il basso lungo organi tubulari. La peristalsi spinge in avanti il cibo nel tubo digerente e permette il movimento di molti animali, come per esempio i lombrichi.
- permafrost
- Il terreno costantemente congelato che si trova nella tundra, dove la temperatura si mantiene per anni al di sotto di 0 °C.
- permeabilità selettiva
- Proprietà delle membrane biologiche di distinguere tra tipi diversi di molecole e ioni, permettendo il passaggio di alcuni e non di altri.
- peronospora
- Termine generico con cui si indicano alcune specie di funghi del gruppo degli oomiceti. Per la maggior parte sono parassiti di piante come la peronospera della vite e della patata.
- perossisoma
- Organulo cellulare delimitato da membrana contenente enzimi coinvolti nella sintesi e nella degradazione dei perossidi. I perossisomi sono abbondanti nelle cellule di organi caratterizzati da notevole attività metabolica come il rene e il fegato.
- perturbazione
- Ogni spostamento di un sistema biologico da uno stato stazionario.
- pesci a pinna lobata
-
Pesci ossei con pinne forti e muscolose sorrette da segmenti scheletrici, detti anche sarcopterigi. Sono tutti estinti tranne il celacanto.
- pesci a pinna raggiata
-
Pesci ossei con pinne sostenute da raggi scheletrici sottili e flessibili, detti anche actinopterigi; quasi tutte le specie viventi di pesci ossei sono actinopterigi.
- pesci cartilaginei
- Membri della classe dei condroitti, come gli squali e le razze.
- pesci ossei
- Membri della classe degli osteitti, come la maggior parte dei pesci marini e d’acqua dolce.
- peso
- Forza con cui un oggetto è attratto dalla Terra o da qualsiasi altro grande corpo. Nel SI si misura in newton (N).
- peso atomico
- Massa di un atomo espressa in unità di massa atomica.
- peso formula
-
Somma delle masse degli atomi compresi in una formula di un composto ionico.
- peso molecolare
- Valore corrispondente alla somma dei pesi atomici degli atomi che costituiscono una molecola.
- peso specifico
- Il rapporto tra il peso di un corpo e il suo volume.
- PET
- Tomografia a emissione di positroni; esame radiologico in cui l’immagine mostra la localizzazione di molecole biologiche marcate radioattivamente. Le molecole marcate sono iniettate nel sangue del paziente; la misura delle emissioni radioattive permette di localizzare il tessuto che ha assorbito le molecole.
- petalo
- Elemento fogliare modificato che compone la corolla di un fiore. I petali sono spesso colorati allo scopo di attirare insetti e altri animali impollinatori.
- pGLO
-
Plasmide ricombinante contente il gene che codifica per la Green Fluorescent Protein, inserito all’interno di una sequenza chiamata polilinker che contiene diversi siti di riconoscimento di enzimi di restrizione. Il gene GFP proviene dalla medusa tropicale Aequorea victoria.
- pH
-
Logaritmo decimale negativo della concentrazione degli ioni H+ (o della concentrazione degli ioni idronio) in soluzione acquosa: pH = -log [H+].
- phylum
- In sistematica è la categoria tassonomica posta sopra alla classe e sotto al regno; tutti i membri di un phylum hanno un’organizzazione corporea simile.
- pianta annuale
- Pianta che completa il suo ciclo vitale in un anno o in una stagione.
- pianta biennale
- Pianta che completa il suo ciclo vitale in due anni.
- pianta brevidiurna
- Pianta che fiorisce nella tarda estate, in autunno oppure in inverno, quando le ore di luce sono inferiori a un certo valore critico.
- pianta longidiurna
- Pianta che fiorisce in tarda primavera o all’inizio dell’estate, quando le giornate si allungano.
- pianta perenne
- Pianta legnosa o erbacea che vive accrescendosi di anno in anno.
- piante
-
Organismi eucariotici pluricellulari terrestri che sintetizzano molecole organiche mediante la fotosintesi, appartenenti al regno Plantae.
- piante C3
- Piante che utilizzano esclusivamente il ciclo di Calvin per fissare il diossido di carbonio nelle reazioni al buio della fotosintesi.
- piante C4
-
Piante che presentano adattamenti ai climi caldi e secchi, in cui la fissazione del carbonio avviene tramite un composto intermedio a quattro atomi di carbonio, che trasporta CO2 dal mesofillo alle cellule della guaina del fascio. Sono esempi di piante C4 il mais e la canna da zucchero.
- piante CAM
-
Piante, come i cactus, adattate a climi molto aridi che svolgono la fotosintesi a stomi chiusi durante il giorno e la fissazione del CO2 durante la notte, quando gli stomi sono aperti.
- piante non vascolari
- Piante prive di tessuti conduttori, come i muschi e le epatiche.
- piante vascolari
- Piante dotate di tessuti conduttori differenziati. Le piante vascolari comprendono tutte le specie moderne eccetto i muschi e le epatiche.
- piastra cellulare
- Setto che compare sulla linea mediana di una cellula vegetale in divisione, da cui avrà origine la nuova parete cellulare.
- piastra metafasica
- Piano immaginario equidistante dai due centrioli, su cui sono disposti i cromosomi durante la metafase della mitosi o della meiosi.
- piastra o capsula Petri
-
Recipiente di plastica trasparente o vetro costituito da un basso contenitore cilindrico e da un coperchio, usato per contenere terreni di coltura solidi atti alla crescita di cellule.
- piastrina
-
Elemento del sangue di forma rotondeggiante, incolore e privo di nucleo, originato dalla frammentazione di grosse cellule del midollo osseo. Le piastrine partecipano attivamente alla coagulazione del sangue.
- picciolo
- Piccolo stelo che connette la foglia al fusto.
- pigmento
- Sostanza colorata presente in una cellula.
- pigmento respiratorio
- Sostanza colorata capace di legare reversibilmente l’ossigeno, che agisce come suo trasportatore. Sono esempi di pigmenti respiratori l’emoglobina e la mioglobina.
- pila a secco
-
Cella elettrochimica il cui anodo è costituito da zinco e il catodo da diossido di manganese.
- pili
- Appendici filamentose proteiche presenti sulla superficie delle cellule batteriche, che aiutano i batteri ad aderire alle superfici. I pili sessuali sono usati durante la coniugazione.
- pillola anticoncezionale
-
Contraccettivo orale che agisce inibendo l’ovulazione e ritardando lo sviluppo follicolare; in genere contiene estrogeni progestinici.
- pillola del giorno dopo
- Contraccettivo orale a base di dosi elevate di estrogeni che assunta dopo un rapporto sessuale non protetto previene la fecondazione e l’impianto dell’embrione.
- pinocitosi
- Meccanismo attraverso il quale una cellula assume dall’ambiente sostanze liquide, inglobandole all’interno di piccole vescicole rivestite da membrana.
- pinze
-
Strumenti di presa, solitamente in acciaio inox; vengono impiegate, tra l’altro, per il trasferimento dei vetrini durante la fissazione e la colorazione.
- piogge acide
- Precipitazioni con pH inferiore a 5,6 a causa della presenza di sostanze acide, come acido nitrico e acido solforico. Tali sostanze si formano quando gli ossidi di zolfo e di azoto, derivati dalla combustione dei combustibili fossili, reagiscono con l’acqua presente nell’atmosfera. L’acidità della pioggia danneggia il suolo, le piante e le forme di vita acquatica.
- pipetta automatica
-
Strumento che permette di prelevare piccoli volumi definiti da una soluzione. Le pipette possono essere a volume fisso oppure a volume variabile, impostato dall’operatore. Sono contraddistinte da diversi colori corrispondenti all'intervallo di volume prelevabile.
- piramide energetica
- Diagramma che illustra la perdita di energia che si verifica passando da un livello trofico a quello superiore all’interno di un ecosistema.
- pirimidine
-
Una delle due famiglie di basi azotate che costituiscono i nucleotidi; citosina (C), timina (T) e uracile (U) sono pirimidine.
- pirogeno
- Qualsiasi sostanza che induce la febbre.
- placca cribrosa
- Nelle piante, tratto di parete comune a due elementi di un tubo cribroso; le placche cribrose sono provviste di pori che permettono il flusso della linfa lungo il floema.
- placca motrice
- Punto in cui la terminazione di un assone di un motoneurone entra in contatto con una fibra muscolare.
- placenta
- Nei mammiferi, annesso costituito da una parte embrionale (corion) e da una parte materna (parete uterina). Permette gli scambi tra la madre e l’embrione, fornendogli nutrimento e ossigeno.
- placentati
- La maggiore sottoclasse di mammiferi, che comprende organismi provvisti di placenta, tra cui anche la specie umana. Nei placentati, gli embrioni completano il loro sviluppo all’interno dell’utero; la placenta è l’organo che permette il rapporto tra la madre e il feto, provvedendo agli scambi respiratori, delle sostanze nutritive e dei prodotti di scarto del metabolismo fetale.
- plancton
-
L’insieme di minuscoli animali e piante, marini o lacustri, che galleggiano e vengono trascinati passivamente dalla corrente. Il fitoplancton si trova prevalentemente nelle acque superficiali, dove l’illuminazione è sufficiente per la fotosintesi.
- plasma
- Matrice liquida del sangue nella quale sono sospesi gli elementi cellulari.
- plasmacellula
- Cellula derivata da un linfocita B, che produce anticorpi.
- plasmide
-
Piccolo anello di DNA che contiene materiale genetico extracromosomico, di alcune migliaia di paia di basi, presente nel citoplasma di numerosi batteri e di alcuni lieviti. Si replica indipendentemente dal cromosoma batterico e può essere scambiato durante la coniugazione batterica. I plasmidi sono utilizzati in ingegneria genetica come vettori di DNA esogeno inserito in batteri mediante trasformazione.
- plasmide F
- Plasmide che codifica per il trasferimento di se stesso e del cromosoma batterico per mezzo della coniugazione. I batteri che lo possiedono sono considerati di sesso maschile (F+), gli altri di sesso femminile (F-).
- plasmide R
- Plasmide batterico che trasporta geni che codificano enzimi per l’inattivazione di antibiotici, e che quindi conferiscono ai batteri antibiotico-resistenza. Sono molto usati in ingegneria genetica.
- plasmide Ti
- Plasmide del batterio Agrobacterium tumefaciens, che vive nel terreno. Il plasmide Ti causa tumori nelle cellule vegetali e viene spesso usato come vettore per introdurre nuovi geni nelle cellule della pianta.
- plasmodesma
- Sottilissimi filamenti citoplasmatici che attraversano le pareti delle cellule vegetali adiacenti mettendole in comunicazione tra loro.
- plasmodio
- Massa citoplasmatica plurinucleata non suddivisa da membrane. I plasmodi costituiscono lo stadio vegetativo di numerose specie di funghi mucillaginosi.
- plasmogamia
- Fusione del citoplasma di due cellule senza che avvenga la fusione dei due nuclei.
- plasmolisi
- Contrazione del citoplasma che si distacca dalla parete cellulare in seguito alla perdita di acqua che avviene quando le cellule sono poste in un ambiente ipertonico.
- plastidi
- Classe di organuli vegetali rivestiti da un doppio strato di membrane. I plastidi comprendono i cloroplasti, che contengono pigmenti fotosintetici, e gli amiloplasti, che costituiscono riserve di amido.
- platelminti
- Phylum costituito da animali acelomati a simmetria bilaterale con un corpo sottile di forma schiacciata, con sistema digerente incompleto o assente, detti anche vermi piatti. I platelminti comprendono specie parassite, come il distoma epatico e la tenia, e anche organismi a vita libera.
- pleiotropia
- Controllo di più caratteristiche fenotipiche da parte di un singolo gene.
- poliallelia
-
In una specie, a seguito di mutazioni casuali, possono esistere più di due alleli per un certo gene.
- poliandria
- Forma di poligamia in cui una femmina si accoppia con più maschi. Vedi anche: poliginia.
- policheti
- Gruppo di anellidi prevalentemente acquatici, caratterizzati da appendici segmentate e peli rigidi.
- polifiletico
-
Gruppo sistematico costituito da specie che derivano da diversi progenitori.
- poligamia
- Tipo di relazione in cui un individuo si accoppia con più soggetti dell’altro sesso. Vedi anche: poliandria; poliginia.
- poliginia
- Tipo di poligamia in cui un maschio si accoppia con più femmine. Vedi anche: poliandria.
- polimerizzazione
- Reazione tra monomeri per formare lunghe molecole (polimeri).
- polimero
-
Macromolecola costituita dalla ripetizione di molte unità strutturali, identiche o diverse, chiamate monomeri, tenute insieme da legami covalenti.
- polimero di addizione
-
Polimero ottenuto dall'unione diretta delle molecole del monomero in una reazione che non origina altri prodotti.
- polimero di condensazione
- Polimero ottenuto dalla reazione di monomeri contenenti uno o più gruppi funzionali, con formazione come sottoprodotti di piccole molecole come acqua o acido cloridrico.
- polimorfismo
- Presenza, all’interno di una popolazione, di diverse varianti di una caratteristica fenotipica, per esempio i gruppi sanguigni nella specie umana.
- polimorfismo bilanciato
-
In una popolazione, mantenimento di una o più varianti fenotipiche come risultato della superiorità dell’eterozigote. Si verifica quando gli eterozigoti hanno un successo riproduttivo maggiore degli omozigoti, come nel caso della resistenza alla malaria conferita dall’allele dell’anemia falciforme.
- polimorfismo della lunghezza dei frammenti di restrizione
- Variazione genetica dovuta a differenze nella sequenza di DNA di cromosomi omologhi, che si manifesta come variabilità della lunghezza dei frammenti di restrizione (segmenti di DNA ottenuti mediante il taglio con enzimi di restrizione); abbreviato in RFLP.
- polinucleotide
- Polimero costituito da molti nucleotidi legati insieme da legami covalenti.
- polipeptide
-
Polimero di grandi dimensioni costituito da residui amminoacidi legati insieme da legami covalenti detti legami peptidici (legami ammidici).
- poliploidia
- Condizione genomica caratterizzata dalla presenza di un corredo cronosomico aploide ripetuto più di due volte. Le forme poliploidi sono rare tra gli animali ma molto comuni tra le piante.
- polipo
-
Una delle due fasi vitali del corpo degli cnidari, caratterizzata da forma cilindrica, durante la quale vivono fissandosi a un substrato; la fase libera è costituita dalla medusa.
- poliribosoma
- Complesso subcellulare costituito dall’aggregazione di diversi ribosomi con un filamento di RNA messaggero.
- polisaccaride
-
Carboidrato; grosso polimero formato da unità monosaccaridiche legate da legami covalenti, per esempio l’amido, la cellulosa, la chitina e il glicogeno.
- pollice opponibile
- Primo dito dell’arto anteriore dei primati, la cui articolazione gli consente di muoversi in opposizione alle altre quattro dita; rappresenta la base anatomica per lo sviluppo delle attività manuali.
- polline
- Nelle gimnosperme e nelle angiosperme è l’insieme dei granuli pollinici, ovvero dei gametofiti maschili che si sviluppano all’interno delle antere portate dagli stami. Il polline di certe piante può provocare forme allergiche.
- polmone
- Organo responsabile degli scambi respiratori con l’ambiente aereo, tipico dei vertebrati terrestri. Nella specie umana i polmoni sono localizzati nella cavità toracica e hanno aspetto spugnoso.
- polmoni fogliettati
- Organi per lo scambio dei gas respiratori in ambiente aereo tipico dei ragni, costituiti da una serie di strati laminari impilati posti all’interno di una camera.
- polo animale
- Porzione della cellula uovo meno ricca di materiali di riserva, dove in futuro si svilupperà l’embrione. Vedi anche: polo vegetativo.
- polo vegetativo
- Zona della cellula uovo opposta al polo animale dove si accumulano le sostanze di riserva. Vedi anche: polo animale.
- pompa elettrogenica
- Qualsiasi proteina di trasporto degli ioni che genera una differenza di potenziale elettrico ai lati della membrana plasmatica.
- pompa protonica
- Proteina di trasporto attivo che determina l’accumulo, contro il gradiente di concentrazione, di ioni idrogeno a uno dei due lati di una membrana, creando una differenza di potenziale.
- pompa sodio-potassio
- Proteina di membrana che trasporta attivamente ioni sodio verso l’esterno della cellula e ioni potassio verso l’interno, contro il rispettivo gradiente di concentrazione. Questo processo consuma ATP.
- ponte
- Parte del rombencefalo dei vertebrati che, insieme al midollo allungato, collega il midollo spinale e l’encefalo; il ponte inoltre controlla numerose funzioni autonome e omeostatiche.
- ponte disolfuro
- Legame covalente tra due atomi di zolfo; i legami disolfuro sono molto comuni nelle proteine contenenti l’amminoacido cisteina, che possiede un atomo di zolfo.
- ponte salino
- Tubo a U contenente un elettrolita concentrato, come un sale in un gel, che garantisce il contatto elettrico fra i due comparti di una cella elettrochimica.
- pool genico
- L’insieme di tutti gli alleli presenti all’interno di una popolazione.
- popolazione
- Gruppo di individui della stessa specie che vivono nella stessa area geografica.
- poriferi
- Phylum che comprende le spugne, organismi caratterizzati dall’assenza di veri tessuti, dalla presenza di coanociti e da una parete corporea porosa che delimita una cavità interna.
- portaghiaccio
-
Contenitore con ghiaccio all’interno del quale vengono adagiate le provette utilizzate nell’esperimento.
- portaprovette
-
Supporto in plastica con alloggiamenti per le provette o eppendorf.
- portatore
-
(1) Individuo eterozigote per una malattia ereditaria recessiva, che non mostra i sintomi di tale malattia. (2) Organismo sano che ospita microrganismi patogeni ed è in grado di diffonderli nell’ambiente.
- positrone
-
Particella con massa uguale a quella dell'elettrone ma con carica positiva.
- posteriore
- Situato vicino all’estremità caudale di un animale con simmetria bilaterale.
- postulati di Koch
- Serie di criteri sperimentali che permettono di stabilire se un certo microrganismo è l’agente patogeno di una malattia infettiva.
- potenziale di azione
-
Depolarizzazione e inversione del potenziale di membrana esistente nelle fibre nervose o muscolari, durante il quale la membrana plasmatica inverte la propria polarità passando da negativa a positiva. Il potenziale d’azione è dovuto a una variazione della permeabilità della membrana agli ioni sodio e potassio, e si verifica durante la conduzione dell’impulso nervoso o muscolare.
- potenziale di membrana
- Differenza di potenziale elettrico tra l’interno e l’esterno di una cellula dovuta alla diversa distribuzione degli ioni ai due lati della membrana. Il potenziale di membrana influenza l’attività delle cellule eccitabili e il movimento attraverso la membrana di tutte le molecole dotate di carica elettrica.
- potenziale di riduzione standard
- Potenziale di una cella elettrochimica in cui un dato elettrodo è accoppiato con l'elettrodo standard a idrogeno nelle condizioni standard.
- potenziale di riposo
- Potenziale di membrana delle fibre nervose muscolari quando esse non conducono il potenziale d’azione.
- potenziale generatore
- Potenziale di depolarizzazione della terminazione nervosa di un recettore, che si manifesta quando il recettore viene stimolato. L’ampiezza del potenziale generatore è proporzionale all’intensità dello stimolo; se il potenziale generatore è sufficientemente ampio, determina l’insorgenza di un impulso nervoso (potenziale d’azione) che si propaga fino al sistema nervoso centrale.
- potenziale graduato
- Variazione di potenziale di membrana la cui identità è proporzionale all’intensità dello stimolo.
- potenziale idrico
- Differenza tra il potenziale osmotico e la pressione di turgore nelle cellule dei tessuti vegetali; determina l’osmosi.
- potenziale osmotico
- Capacità di un solvente di diffondere attraverso una membrana semipermeabile.
- potenziale postsinaptico eccitatorio
-
Depolarizzazione graduata e locale nella membrana di un neurone postsinaptico, causata dal legame di un neurotrasmettitore eccitatorio. Quando la sua ampiezza raggiunge il valore di soglia, determina l’insorgenza del potenziale d’azione nel neurone postsinaptico. È detto anche EPSP.
- potenziale postsinaptico inibitorio
- Iperpolarizzazione nella membrana di un neurone postsinaptico causata dal legame di un neurotrasmettitore inibitorio, che modifica la permeabilità agli ioni potassio e cloruro della membrana postsinaptica. Durante il potenziale postsinaptico inibitorio la soglia del neurone risulta aumentata.
- potenziale soglia
- Variazione del potenziale di membrana sufficiente a generare un segnale nervoso (potenziale d’azione).
- potere di risoluzione
-
In un sistema ottico, come l’occhio umano o il microscopio, definisce la distanza minima alla quale due oggetti possono essere distinti come separati. Il potere di risoluzione dell’occhio è di circa 0,1 mm; quello del microscopio ottico è circa 0,2 qm; quella del microscopio elettronico è circa 0,4 nm.
- pozzo
- Parte della pianta in cui si accumulano sostanze nutritive, per esempio zuccheri, prodotte in zone anche molto distanti. Durante la stagione estiva i frutti, i tuberi, i bulbi si comportano da pozzi, accumulando zuccheri. Vedi anche: sorgente.
- prateria temperata
-
Bioma tipico dei climi in cui si alternano periodi di siccità a periodi piovosi; le praterie sono spesso soggette a incendio e sono abitate da grossi erbivori.
- precipitato
- Solido indisciolto che si forma rapidamente da una reazione in soluzione.
- preda
- Animale che viene cacciato e ucciso da un carnivoro predatore.
- predatore
- Organismo consumatore che caccia altri animali per nutrirsene.
- predazione
- Interazione tra preda e predatore. La predazione ha costituito la sorgente di una notevole pressione selettiva, in quanto richiede organi di senso efficienti, buone capacità di integrazione e risposte rapide e coordinate.
- preformismo
- Teoria meccanicistica, attualmente superata, secondo la quale nella cellula uovo sarebbe presente un organismo adulto miniaturizzato. Vedi anche: epigenesi.
- prepuzio
- Piega della pelle che copre il glande del clitoride e del pene.
- presentazione dell’antigene
- Processo attraverso il quale alcune cellule espongono frammenti di proteine antigeniche sulla propria superficie in associazione a molecole MHC; tale processo permette il riconoscimento degli antigeni da parte dei linfociti T.
- pressione
-
La forza esercitata su una superficie per unità di area; l'unità di misura della pressione nel SI è il pascal (Pa).
- pressione ambientale
- Termine usato in ecologia per indicare l’effetto delle variazioni ambientali sugli organismi.
- pressione di turgore
- Pressione esercitata contro la parete cellulare dal citoplasma in seguito all’assorbimento di acqua. La pressione di turgore conferisce tonicità ai tessuti vegetali.
- pressione diastolica
- Pressione arteriosa che si misura durante la diastole, il periodo che intercorre tra due contrazioni cardiache.
- pressione osmotica
-
In una soluzione separata per mezzo di una membrana semipermeabile dal solvente puro, è la pressione che occorre esercitare per impedire il passaggio di solvente verso la soluzione, dalla zona meno concentrata a quella più concentrata.
- pressione parziale
-
In una miscela di gas, contributo di ciascun componente alla pressione complessiva.
- pressione radicale
- In una pianta vascolare, pressione determinata dalla diffusione di acqua dalle cellule della radice allo xilema in seguito all’ingresso attivo di sostanze minerali; è la forza che spinge verso l’alto la linfa grezza.
- pressione sanguigna
- Pressione esercitata dal sangue sulle pareti dei vasi sanguigni, generalmente misurata nelle arterie.
- primasi
- Enzima che catalizza la sintesi del primer di RNA all’inizio della duplicazione del DNA.
- primate
- Membro dell’ordine dei mammiferi che include i lemuri, i tarsi, le scimmie, le scimmie antropomorfe (ominoidei) e gli esseri umani (ominidi).
- primati
- Ordine dei mammiferi che include i lemuri, i tarsi, le scimmie, le scimmie antropomorfe (ominoidei) e gli esseri umani (ominidi).
- primer
-
Sequenze a singolo filamento di DNA (forward e reverse), composti da circa venti nucleotidi; servono da innesco per la sintesi di DNA.
- primo principio della termodinamica
-
Detto anche principio di conservazione dell’energia, afferma che la quantità di energia presente nell’universo è costante e che l’energia può essere trasferita e trasformata da una forma a un’altra, ma non può essere distrutta.
- principio di Avogadro
-
Principio secondo il quale volumi uguali di gas diversi, alle stesse condizioni di temperatura e pressione, contengono lo stesso numero di particelle.
- principio di esclusione di Pauli
-
Principio secondo il quale due elettroni possono occupare lo stesso orbitale purché abbiano spin opposti.
- principio di indeterminazione di Heisenberg
- Principio secondo il quale è impossibile conoscere contemporaneamente la posizione e la velocità di un elettrone, nello stesso istante e con la massima precisione.
- principio di Le Châtelier
-
Principio secondo il quale un sistema in equilibrio dinamico tende a opporsi a qualsiasi variazione delle condizioni di equilibrio.
- principio di precauzione
-
Principio che stabilisce la necessità di considerare tutte le potenziali conseguenze di un’azione e di limitare l’applicazione di nuove tecnologie finché non si è certi delle conseguenze.
- prione
-
Proteina idrofobica codificata dal gene PRNP, che si trova nel sistema nervoso centrale di numerosi vertebrati. La forma alterata della proteina, dovuta a mutazioni del gene, costituisce aggregati resistenti alla digestione e al calore, responsabili di varie encefalopatie spongiformi. Esempi di queste malattie sono il kuru e la malattia Creutzfeldt-Jakob nell’uomo, lo scrapie negli ovini e la BSE nei bovini. Le molecole di proteina alterate sono in grado di costringere le molecole normali ad assumere la conformazione alterata e di trasmettersi tramite gli alimenti da una specie all’altra.
- procambio
- La parte del meristema apicale del fusto e della radice da cui si originano i tessuti vascolari di una pianta.
- procarioti
-
Organismi le cui cellule sono prive di nucleo e di organuli delimitati da membrane; i batteri e gli archei sono procarioti.
- processamento dell’RNA
- Complesso delle modificazioni chimiche che una molecola di RNA subisce prima di uscire dal nucleo, dando origine all’RNA messaggero maturo. Tali modificazioni comprendono lo splicing e la poliadenilazione.
- prodotto
-
Specie chimica ottenuta durante una reazione chimica a partire da uno o più reagenti.
- prodotto di solubilità
- Costante di equilibrio data dal prodotto delle concentrazioni degli ioni in una soluzione all'equilibrio con il composto ionico solido.
- produttività primaria
- In un ecosistema, quantità di energia solare convertita dai produttori in energia chimica sotto forma di composti organici; sulla Terra la produttività primaria è di circa 170 miliardi di tonnellate di biomassa all’anno.
- produttività primaria netta
-
La produttività primaria di un ecosistema meno la quantità di energia consumata dai produttori durante la respirazione cellulare. Corrisponde alla quantità di energia disponibile per i consumatori.
- produttività secondaria
- In un ecosistema, quantità di energia chimica, assunta sotto forma di cibo, che i consumatori convertono in biomassa durante un determinato periodo di tempo.
- produttore
- Organismo autotrofo che produce materia organica a partire da sostanze inorganiche, come acqua e diossido di carbonio. I produttori sono in genere organismi fotosintetici e costituiscono il primo anello della catena alimentare. Vedi anche: consumatore.
- profago
- Genoma di un batteriofago a DNA integrato in un sito specifico del cromosoma batterico.
- profase
- Primo stadio della mitosi o della meiosi, durante il quale i cromosomi duplicati si condensano, si forma il fuso mitotico e, nella meiosi, si realizza l’appaiamento dei cromosomi omologhi.
- progesterone
- Ormone steroideo secreto dal corpo luteo dell’ovaia e dalla placenta; è implicato nella regolazione del ciclo mestruale ed è responsabile della preparazione alla gravidanza.
- prolattina
- Ormone proteico secreto dalla adenoipofisi; stimola la ghiandola mammaria a produrre latte e il corpo luteo a produrre progesterone, è implicata nella regolazione del ciclo mestruale. La sua produzione è sotto il controllo ipotalamico.
- prometafase
- Lo stadio della mitosi o della meiosi intercalato tra profase e metafase; in questa fase si iniziano a distinguere i cromosomi, si frammenta la membrana nucleare e le fibre del fuso mitotico si attaccano ai cinetocori.
- promotore
-
Sequenza specifica di DNA che costituisce il sito d’attacco per l’RNA polimerasi e determina l’inizio della trascrizione.
- proprietà chimica
- Proprietà della materia che descrive il suo comportamento chimico.
- proprietà colligativa
- Proprietà che dipende solo dal numero delle particelle di soluto presenti in una soluzione e non dalla composizione chimica.
- proprietà fisica
- Proprietà della materia che può cambiare senza che sia modificata la composizione chimica.
- propriocettore
- Recettore che invia al sistema nervoso centrale stimoli provenienti dall’interno del corpo, rilevando per esempio la posizione del corpo, lo stato della contrazione muscolare e la pressione sanguigna.
- proscimmie
- Gruppo di primati di cui fanno parte i lori, i galagoni, i tarsi e i lemuri.
- prosencefalo
- Una delle tre regioni encefaliche dell’embrione dei vertebrati; si sviluppa in talamo, ipotalamo e cervello.
- prostaglandine
- Ampia famiglia di molecole ad azione regolatrice prodotte da vari tipi di tessuti.
- prostata
-
Ghiandola del sistema riproduttore maschile; secerne una sostanza fluidificante presente nel liquido seminale che serve a mantenere stabile il pH.
- proteasoma
- Complesso proteico che catalizza la degradazione delle proteine citoplasmatiche riconoscendole in base al legame con l’ubiquitina.
- proteina
-
Macromolecola biologica di elevato peso molecolare formata da uno o più catene polipeptidiche, a loro volta costituite da amminoacidi. Nelle proteine naturali si ritrovano in tutto 20 tipi diversi di amminoacidi. Possono avere funzione strutturale, enzimatica, immunitaria e regolatrice.
- proteina attivatrice cAMP-dipendente
- Proteina che regola la trascrizione in alcuni operoni batterici, che si lega al promotore solo quando è legata a una molecola di AMP ciclico.
- proteina chinasi
- Enzima che catalizza il trasferimento di un gruppo fosfato dall’ATP a una proteina.
- proteina di trasporto
-
Proteina (o complesso proteico di membrana) deputata al trasporto specifico, attivo o passivo, di una o più sostanze all’interno o all’esterno della cellula.
- proteina fosfatasi
- Enzima che rimuove il gruppo fosfato da una proteina, defosforilandola.
- proteina G
- Proteina di membrana che collabora con i recettori ormonali nel trasferimento del segnale mediato da AMP ciclico.
- proteina intrinseca
-
Proteina di membrana (detta anche integrale) immersa nel doppio strato lipidico, che presenta regioni che sporgono da uno o da entrambi i lati della membrana. Le porzioni immerse nel doppio strato lipidico sono in genere costituite da alfa-eliche ricche di amminoacidi idrofobici.
- proteina legante il singolo filamento
- Proteina che si lega al DNA a singolo filamento nella bolla di duplicazione mantenendolo separato dall’altro e permettendo la sintesi del filamento complementare di DNA.
- proteina secretoria
- Proteina destinata a essere liberata all’esterno della cellula attraverso un sistema di vescicole.
- proteine da shock termico
-
Proteine appartenenti alla classe delle chaperonine che favoriscono il corretto ripiegamento delle catene polipeptidiche appena sintetizzate. In seguito a stress termici o chimici, le proteine da shock termico provvedono a restituire la conformazione corretta alle proteine cellulari danneggiate.
- proteoglicano
- Sostanza complessa costituita da un polisaccaride e da una proteina, in cui prevale la porzione glucidica. I proteoglicani si trovano nella matrice extracellulare dei tessuti animali e sono abbondanti nella cartilagine, nei tendini e nella cute.
- protezione catodica
- Processo di protezione del metallo dalla corrosione. Il metallo da proteggere (catodo) si collega elettricamente con un altro metallo più attivo, che funge da anodo.
- protista
-
Membro del regno dei protisti, gruppo di organismi eucariotici per lo più unicellulari. I protisti comprendono organismi autotrofi fotosintetici (come le alghe) ed eterotrofi (come i protozoi).
- proto-oncogene
- Gene eucariotico coinvolto nei processi di crescita e differenziamento, che in seguito a mutazione può trasformarsi in oncogene, provocando il cancro.
- protone
-
Particella subatomica elementare con massa pari a 1,673 x 10-27 kg e carica elettrica positiva uguale a +1,6 x 10-19 C che costituisce, insieme ai neutroni, il nucleo degli atomi. Indica anche il nucleo dell'idrogeno (H+).
- protostomi
- Animali il cui celoma si sviluppa da masse solide di cellule che si trovano tra il tubo digerente e la parete del corpo dell’embrione. Sono protostomi i molluschi, gli anellidi e gli artropodi.
- protozoi
- Protisti eterotrofi unicellulari. I protozoi si ritrovano in tutti gli ambienti del pianeta; alcune specie sono parassite.
- provetta eppendorf
-
Contenitore conico in materiale plastico dotato di chiusura ermetica a pressione, adatto a piccoli volumi (0,5 - 2 ml).
- provirus
- Stadio dell’esistenza di un virus in cui il DNA virale si trova inserito all’interno del genoma della cellula ospite; nei virus a RNA il provirus è costituito da DNA prodotto per trascrizione inversa a partire dall’RNA virale.
- pseudoceloma
- Cavità del corpo in diretto contatto con la parete del tubo digerente.
- pseudocelomato
- Animale in cui la cavità corporea non è completamente rivestita dal tessuto che deriva dal mesoderma.
- pseudopodio
- Estroflessione del citoplasma di una cellula per permettere la fagocitosi o il movimento; gli pseudopodi sono caratteristici dei protozoi, come le amebe, e, nei vertebrati, dei globuli bianchi con attività fagocitaria.
- pteridofite
- Gruppo di piante dotate di radici e tessuti vascolari, ma prive di seme, come le felci.
- pterosauro
- Dinosauro alato che presentava molte analogie con gli uccelli, detto anche pterodattilo.
- pulsazione
- Onda di pressione che si propaga lungo le arterie ogni volta che il ventricolo sinistro pompa il sangue nell’aorta. L’aumento di pressione provoca una dilatazione delle arterie facilmente rilevabile. Negli esseri umani la frequenza è compresa tra 60 e 70 pulsazioni al minuto, ma può essere molto variabile.
- puntale
-
Dispositivo in plastica di forma conica che si inserisce nella pipetta corrispondente, utilizzato per aspirare volumi predefiniti di soluzione.
- punteggiature
- Punti di comunicazione tra le cellule vegetali in cui non avviene la deposizione della parete secondaria e la separazione è limitata a una sottile membrana.
- punto cieco
- Regione della retina dove il nervo ottico emerge dall’occhio dei vertebrati; a causa della mancanza di fotorecettori, in questo punto non è possibile percepire le immagini.
- punto di viraggio
- La fase di una titolazione in cui l'indicatore cambia colore.
- pupilla
- Apertura al centro dell’iride che permette alla luce di entrare nella parte interna dell’occhio dei vertebrati; la dimensione della pupilla è regolata dai muscoli dell’iride.
- purine
-
Una delle due famiglie di basi azotate che costituiscono i nucleotidi: adenina (A) e guanina (G) sono purine.